Torino, Juric: “Alleno un gruppo fantastico, siamo pronti per il derby”

Juric

(Photo Marco Alpozzi/LaPresse)

Giornata di vigilia in casa Torino. Domani alle 18.00 andrà in scena il derby della Mole, il primo da quando Ivan Juric siede sulla panchina granata. Il tecnico croato ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

“Domani affrontiamo un avversario di assoluto valore. Hanno ritrovato entusiasmo e ultimamente stanno ottenendo dei grandi risultati”.

“La Juve ha tutto. Può segnare in vari modi, se li attacchi, hanno velocità con tanti singoli che sono micidiali. Sono una squadra completa, hanno ritrovato lo spirito giusto e mi preoccupa tutto. E’ una top squadra, non puoi lasciare niente a loro”.

“Io ho la fortuna di avere a disposizione un gruppo fantastico. Non c’è bisogno di spronarli, ci siamo allenati con grande intensità come sempre. Siamo pronti”.

“Ultimamente non sono uscito tanto di casa, non ho certezza di quale sia l’atmosfera che si stia vivendo in città. Lo scoprirò domani, sarà sicuramente emozionante per me. Sono sensazioni che mi rimarranno certamente dentro”.

“Ho vissuto il derby di Genova ma qui è diverso. A Torino ho come l’impressione che la squadra della città sia il Toro. Mentre a Genova il tifo era diviso esattamente a metà”.

“Come squadra siamo ad un buon punto, anzi stiamo facendo anche meglio di quelle che erano le mie previsioni. Mi è piaciuta molto la gara che abbiamo fatto a Venezia, anche se so che non tutti sono d’accordo. Voglio che continuiamo così, abbiamo tanti ragazzi con grandi margini di miglioramento anche se dobbiamo crescere nella gestione di alcuni momenti di gara”.

“Sui giornali ho letto che domani rientreranno sia Belotti che Zaza. Io non so da dove arrivano queste notizie, la verità è che non recuperiamo nessuno”.

“A Venezia ci è mancata un po’ di qualità, ma mi è piaciuto come abbiamo interpretato la gara. Abbiamo fatti tanti passi in avanti. Se non sei cattivo il giusto, hai già perso il derby. E poi devi aggiunge qualità tecniche e individuali, mettere la fame di segnare sui calci piazzati. Le rose non sono paragonabili, ma con il tempo si migliorerà”.

“Per me la cultura sportiva è sacra, l’ho imparato davvero grazie a Gasperini. L’anno scorso con il Verona abbiamo pareggiato a Napoli e con il nostro risultato la Juve è andata in Champions. Ma io sono felice che sia andata così, perché do il massimo per la società per la quale lavoro ed in quell’occasione era il Verona. Allegri non mi deve ringraziare, ho fatto solo il mio dovere di professionista”.

“Quando finisce l’anno, diremo quanto vale squadra. Anche a seconda di quanto varranno i singoli. E’ una valutazione globale: le prestazioni da Firenze in avanti sono di alto livello, meritavamo qualche punto in più. Possiamo fare miglioramenti, ma dobbiamo mantenere questa concentrazione e il fatto di essere tosti. Abbiamo tanti giocatori fuori, a Sassuolo abbiamo dimostrato che le alternative possono fare la differenza. Se recuperiamo tutti e lavoriamo bene, possiamo fare bene; se non sarà così, probabilmente sarà stata colpa mia”.