Torino-Sampdoria, Stankovic: “Momento difficile, soffro con i ragazzi”

Torino Sampdoria Stankovic

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Il tecnico della Sampdoria, Dejan Stankovic, ha parlato al termine del match contro il Torino, valido per la 14a giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW:

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Torino-Sampdoria, le dichiarazioni di Stankovic nel post partita

Come giudica la partita e come si riparte?
“L’avevamo preparata bene, sapevamo la forza del Toro e abbiamo risposto in maniera giusta. Non era una brutta Samp. Ma non è bastato, è arrivata un’altra sconfitta con zero gol fatti e si potevano evitare quelli subiti. Anche il primo tempo contro la Fiorentina non era stata male. Stasera non posso rimproverare mancanza di impegno, doveva andarci un minimo di episodio a favore per darci una carica. Sembra che tutti abbiamo una tonnellata sulle spalle, in certe situazioni andiamo in confusione per fretta e frenesia. Con uno o due risultati positivi avremo più tranquillità, siamo tutti in discussione: io per primo. Dopo sabato, che per me sarà la partita della vita, sarà un mese che sono qui e poi vedremo cosa succederà”.

Come mai non si è vista una grande reazione?
“Non è facile, credimi…Parlo come uomo e non come allenatore: stiamo vivendo una situazione non facile, soffro insieme a loro. Lotti e crei, ma alla prima mezza disattenzione prendi gol. Ti crolla una tonnellata addosso, ci sono tanti giocatori che mancano e non riusciamo a segnare. Noi ci arriviamo, questa sera avremo fatto una decina di cross ma o è corto, o è lungo, o esce il portiere. Non è facile, lo ripeto da uomo e non è una scusa. Abbiamo dato il 120% e non è bastato, è frustrante. Abbiamo parlato e ho chiesto il favore di preparare la gara contro il Lecce come se fosse l’ultima. Mi dispiace per i tifosi, hanno ragione perché non facciamo punti e gol. Capisco la contestazione, prendiamo fischi e schiaffi. Sabato sarà una bella prova, da uomini”.

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Recupera qualcuno per sabato?
“Sicuramente Leris. Sabato dirò tutto, aspetto quel giorno e dirò sui recuperi. Dobbiamo capire tutti in che momento siamo: ci servono uomini, più ancora che i giocatori. Da qualcuno mi aspettavo di più”.

Non sta caricando di troppa pressione la squadra?
“Se non viviamo con la pressione, dobbiamo cambiare mestiere. Ogni giorno, anche nella vita, siamo sotto pressione. Se vogliamo togliere la pressione, il calcio non esiste: chi lotta per il titolo, per la Champions, per la salvezza come noi, ognuno ha la sua pressione. Non esiste qualcuno che voglia il successo senza le pressioni addosso. Questa volta devo caricare così la squadra, non dobbiamo nasconderci: voglio vincere in casa, farò di tutto per farlo. So che non basterà, ma muoverà la classifica. Poi vediamo cosa succede. E’ facile sparare sulla croce rossa, accetto tutto, ma dopo sabato vediamo dove siamo. Io per primo”.