Torino-Udinese 2-1: Brekalo accende la luce, Belotti lotta e il Toro torna a vincere

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Nel Monday Night della tredicesima giornata di Serie A, il Torino ha la meglio dell’Udinese e torna a vincere dopo il passo falso contro lo Spezia. Una sconfitta, quella in terra ligure, che poteva minare le basi del progetto granata ma che, invece, sembra essere servita ad abbassare la cresta e tornare sui binari giusti. La squadra di Juric si impone 2 a 1 dominando il gioco per ampi tratti di partita, salvo soffrire nell’ultimo quarto d’ora, quando il gol di Forestieri dona coraggio ai friulani che si riversano in avanti alla ricerca del pari.

A proposito di creste, tra gli osservati speciali di questa sera il Gallo Belotti. Il numero 9 granata, che sta attraversando un momento complicato, vista anche la brutta prestazione in azzurro e la conseguente esclusione nella gara decisiva contro l’Irlanda del Nord, viene coccolato dai suoi tifosi. Ogni azione viene accompagnata da un boato, ad ogni errore viene incoraggiato, ogni azione ben gestita sottolineata da un fragoroso applauso. Oltre l’assist per l’1 a 0, è nei cieli che il Gallo dà il suo meglio, andando ad intercettare ogni palla alta, lottando e sgomitando, mettendo lo zampino anche nell’azione del 2 a 0. Se Belotti è il leader assoluto di questa squadra, dall’altra parte c’è Brekalo che ne è il leader tecnico. Con le sue giocate, con la sua qualità, trascina la squadra e accende il fuoco in una fredda serata d’autunno torinese. Nota di merito anche per Milinkovic-Savic che, negli ultimi minuti, salva la sua squadra dai tentativi dell’Udinese di trovare il pari.

Se in casa granata, quindi, si assiste ad un progetto tecnico in divenire, che porta a casa risultati, al di là di qualche passo falso; da parte friulana non c’è nessuna luce ad illuminare la notte, se non una timida fiammella che prende la forma della punizione ben calciata da Forestieri. La squadra di Gotti si affida ai lanci lunghi e spera nello strapotere fisico di Beto, o alle invenzioni di Deulofeu. Tutto qui il piano di gioco dei bianconeri, che hanno gravi lacune in fase di impostazione di gioco e che, in fase difensiva, concedono troppo.

Il primo squillo della gara arriva al 7′ ed è di marca granata: palla nel mezzo di Vojvoda, colpo di testa di Belotti che termina di molto alto sopra la traversa. Un minuto più tardi fantastico gol di Brekalo: Belotti di testa ammortizza una palla a campanile, sponda per il trequartista che senza pensarci due volte da lontanissimo piazza il pallone nell’angolino basso, colpo da biliardo. La risposta dell’Udinese tarda un po’ ma arriva: al 26′ azione di sfondamento di Beto, che porta spazzo la difesa granata prima di servire Pussetto che, di prima, prova a piazzare sul secondo palo; ottima la reazione di Milinkovic-Savic che si distende e devìa fuori. Sul ribaltamento di fronte, questa volta è Belotti a seminare il panico nella difesa friulana, la sua palla nel mezzo, però, non trova la zampata vincente di un compagno. Al 40′ occasione d’oro per la squadra granata di raddoppiare: bel cross sul secondo palo di Ola Aina, Vojvoda sbaglia l’impatto di testa e spedisce fuori.

Due minuti dal fischio d’inizio della ripresa e il Torino ha la prima occasione: erroraccio di Molina che regala palla al Gallo che entra in area e prova ad incrociare il tiro ma Nuytinck è bravo a murare. Sul calcio d’angolo conseguente succede di tutto, interminabile batti e ribatti in area ma, alla fine, Bremer riesce a trovare la deviazione vincente e segnare il 2 a 0. Al 51′ il Torino sfiora il tris con Pobega, la sua conclusione da fuori area è potente ma esce di poco a lato. Al 55′ ci prova anche Brekalo da fuori area, dopo essersi liberato con un dribbling sul diretto avversario, palla alta. In mezzo ad una partita che scorre piacevolmente, con i granata a comandare il gioco e i friulani a tentare timidamente qualche sortita offensiva, da segnalare i cori della Maratona dedicati ad Ivan Juric e il saluto del tecnico ai suoi tifosi: a suggellare un’alchimia evidente tra le parti, fin dai primi giorni. Al 70′ Bremer sfiora la doppietta personale, ma la sua deviazione sul secondo palo esce fuori di pochissimo. Come un fulmine a ciel sereno al 77′, quando la partita sembra avviarsi stancamente verso il suo finale già scritto, a riaprire i conti è Forestieri che da calcio di punizione disegna una parabola che va a spegnersi all’incrocio. Palla calciata precisa ma debole, sembra avere qualche colpa Milinkovic-Savic, in ritardo nell’intervento. Il gol di Forestieri dà coraggio alla squadra di Gotti che all’83’ sfiora il pari con Arslan: qui non ci sono dubbi, l’intervento del portiere granata a proteggere la porta è perfetta. Mentre lo speaker del Grande Torino annuncia i minuti di recupero, è Samardzic ad andare ad un passo dal pari, ma ancora una volta Milinkovic-Savic cala le serrande sulla porta granata.

Marco Amato, inviato allo stadio Grande Torino