Torna Ibra e torna il Milan: la Champions è lì che aspetta

Ibrahimovic

(Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Bastava il ritorno di Ibrahimovic per osservare nuovamente il Milan tanto ammirato ad inizio stagione. Un Milan palesemente stanco per le fatiche in Europa League e per i molteplici impegni ravvicinati in questo mese, ma cinico ed estroso al punto giusto, con una mentalità vincente alla base che mancava ormai da diverse partite.

Milan: obiettivo Champions?

La gara con la Fiorentina è stata spettacolare ed è stata in bilico, per quanto concerne il risultato, soprattuto a causa di un Milan non brillantissimo in fase di non possesso. E’ bastato Ibrahimovic per alzare l’asticella, per vincere nonostante una forma fisica non eccelsa, per portare a casa una classica partita sporca non con la prestazione della vita.

Lo svedese ha aperto le marcature con un gol dei suoi per poi mangiarsene clamorosamente uno molto più semplice a tu per tu con Dragowski. L’ex Los Angeles non è stato determinante per il gol bensì per la sicurezza trasmessa a quei calciatori che nelle ultime settimane sembravano aver perso le proprie certezze. Da un Calhanoglu ritrovato ad un Brahim Diaz nuovamente brillante e al centro del gioco, passando per le certezze Kessie e Kjaer fino ad arrivare ad un nuovo punto di riferimento come Tomori.

E’ bastata la presenza di Ibrahimovic per risvegliare il Milan: un Milan che merita di lottare per le posizioni più alte della classifica ma che soprattutto merita di qualificarsi per la prossima Champions League. Un traguardo che qualche mese fa sembrava scontato ma che dopo diverse prestazioni deludenti è tornato ad essere in bilico. Attualmente il Milan ha 6 punti in più rispetto al Napoli quinto (ma con una partita in meno), gli stessi che le mancano per raggiungere l’Inter (anch’essa con una partita in meno). Adesso sta agli uomini di Pioli decidere da che parte guardare.

Milan
(Photo by Jonathan Moscrop/Sportimage)