Tottenham, la conferenza di Conte alla vigilia del Milan

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(Photo by Alex Davidson/Getty Images)

Antonio Conte, tecnico del Tottenham, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani in Champions League contro il Milan, ritorno degli ottavi di finale. Le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Tottenham-Milan, la conferenza di Conte

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(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

“Ieri è stata una bella giornata, mi sono sentito bene. È importante per me poter lavorare con i giocatori e con lo staff, preparare al meglio le partite. Ho provato a stare vicino a loro anche da lontano, usando le videochiamate, ma essere vicino è totalmente diverso e per questo devo ringraziare il mio staff per tutto quello che hanno fatto. Hanno svolto un ottimo lavoro, per i giocatori passare tre settimane senza allenatore non è facile. Ora sono tornato e sono veramente felice. Vogliamo andare avanti e spero che domani ci possa essere un’atmosfera fantastica allo stadio: i nostri tifosi ci hanno aiutato spesso in questa stagione e domani giochiamo contro la squadra che ha vinto il campionato in Italia, è un’ottima squadra”.

Adesso si sente al 100 per cento?
“Onestamente, mi sentivo bene anche nella gara di andata. Volevo tornare dopo la partita contro lo Sheffield United, ma il dottore mi ha bloccato e in questi casi bisogna anche rispettare i medici del Tottenham, che erano preoccupati dopo l’andata. Ho sottovalutato il percorso post-operatorio e sono voluto tornare prima del possibile per il mio senso di responsabilità. Credo di aver sopravvalutato il mio corpo: ora sto bene e ho recuperato energie. Devo recuperare peso, ma per il resto mi sento bene. Cercherò di trasferire energie positive ai giocatori, domani è molto importante per noi”.

Questa situazione l’ha portata a fare riflessioni sul suo lavoro, o sulla sua vita?
“È una cosa che può capitare. Dopo l’operazione ho scoperto che molti miei amici si erano sottoposti allo stesso intervento. La differenza è che nel mio caso è stato un intervento d’urgenza, non pianificato. Si sentono tante notizie brutte e quando mi hanno detto che dovevo solo fare un’operazione mi sono sentito felice, non sai mai cosa può accadere. Non ha cambiato il mio modo di pensare: ora ripeto che devo stare vicino ai giocatori e respirare l’atmosfera del campo di allenamento”.

Ha seguito da lontano l’eliminazione in FA Cup.
“Non è stato un buon risultato, avevamo la possibilità di andare avanti e provare a lottare per un trofeo. Sapete quanto è importante la FA Cup: ho giocato due finali, una vinta e una persa. La partita non è andata bene, Son ne ha parlato in maniera chiara. Ora è importante evitare di guardarsi indietro: abbiamo una partita importante domani e dobbiamo essere positivi, imparare dagli errori. Dopo le vittorie sei felice, ma è dalle sconfitte che impari”.

Che pressione si deve affrontare in gare come questa?
“Viviamo con questo tipo di pressione. Viviamo per questi momenti, perché quando si alza la pressione vuol dire che stai alzando il livello. Non dimenticate che l’anno scorso giocavamo la Conference League e quest’anno la Champions: abbiamo vinto il gruppo e domani possiamo battere il Milan. Non dimenticate il passato e quello che abbiamo dovuto fare, passo dopo passo. Se mi chiedete se voglio vincere la Champions, vi dico di sì. Però poi c’è la realtà e per noi è che dobbiamo pensare gara dopo gara”.

Conte parla degli obiettivi da qui a fine stagione

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(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Di cosa sarebbe soddisfatto a fine stagione?
“Lo sapete bene, per me sarebbe un successo chiudere lottando. Se lottiamo per essere competitivi per vincere qualcosa, penso che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Il Tottenham ha bisogno di avere questo traguardo in mente, di lottare in ogni stagione per vincere qualcosa d’importante. Di lottare per vincere: non è facile e penso che siamo nel Paese in cui vincere è più difficile. La Premier League è il top e molti club vogliono vincerla: tanti migliorano di anno in anno e devi essere preparato per migliorare il tuo livello. Ogni stagione voglio essere competitivo per vincere qualcosa: se non succede, non sono soddisfatto”.