Udinese, Beto: “La mattina andavo al lavoro e la sera mi allenavo. Emozione giocare contro Ibra”

Beto

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’attaccante dell’Udinese Beto si è raccontato in una lunga intervista a “Udinese Tonight”.

Ecco le sue parole.

“Sono molto legato alla mia famiglia. I miei genitori hanno divorziato ma io ho mantenuto buoni rapporti con entrambi. Sono cresciuto con mia mamma e due sorelle. Nessuno in famiglia giocava a calcio. Quando giocavo al Tires ho lavorato anche io. La mattina andavo al lavoro e la sera mi allenavo. Ho smesso quando mi sono trasferito al Montijo. Quella era la realtà in cui sono cresciuto”.

Inizia così l’intervista del calciatore che racconta poi la stagione della sua svolta.

“La stagione della svolta per me è stata quella 2020/2021 quando al Portimonense ho iniziato a giocare e a segnare di più. Ricordo ancora il mio primo goal con la maglia del Partimonense, giocavamo in trasferta contro il Porto. Era la prima partita in cui ho giocato dall’inizio alla fine e al quattordicesimo minuto ho segnato il goal. Ho colpito di testa e quando ho visto la palla in rete ho pensato “wow”. Dopo la stagione al Partimonense è arrivata la chiamata dell’Udinese. Sono stato molto felice perché finalmente potevo giocare in Serie A. Tutti hanno sempre detto che la Serie A è un campionato difficile per gli attaccanti quindi ero curioso di poter giocare in Serie A”.

Sulla sua persona nel tempo libero e in campo, invece, parla così.

“Sono una persona a cui piace stare a casa, riposare, guardare film e giocare alla playstation con i miei amici. In campo io do sempre massimo e cerco di migliorarmi ogni giorno. Ad allenarmi ogni giorno con questa squadra sono sicuro che migliorerò”.

Sul suo ruolo in campo e sui 33km/h raggiunti contro la Lazio.

“Io mi definisco attaccante completo perché sono alto, forte, veloce. Però ci sono ancora tante cose che devo migliorare. Quando guardo il gioco degli attaccanti di questo campionato rimango sorpreso. Il mio riferimento è Samuel Eto’o.

Ero insoddisfatto dei 33km/h raggiunti durante la Lazio solo perché in passato sono arrivato a 35 km/h. Vorrei arrivare ai 37kmh”.
Beto ha poi parlato del rapporto con i tifosi.

“I tifosi mi scrivono sempre per il Fantacalcio. Mi dicono che mi hanno comprato e che devo fare goal. Quando segno mi ringraziano perché hanno vinto al Fantacalcio”.
Sull’andamento della squadra e sulla partita contro il Milan parla così.

“L’andamento della squadra è un po’ scostante, giochiamo un tempo bene e uno meno bene. Contro il Milan però si è vista la voglia di vincere perché sappiamo di essere una squadra forte. 

Contro il Milan ero emozionato perché ho giocato contro Ibrahimović, lui mi ha detto “continua così che sei forte” io ho detto “grazie, questo momento è un sogno per me”. Non ho potuto scambiare la maglia con lui perché tutti la volevano, sono riuscito solo a scattarmi una foto”.
Beto ha poi concluso l’intervista con un messaggio per tutti i tifosi bianconeri.
“Ai tifosi chiedo di credere in noi. Vogliamo vincere”.