Udinese, Gotti vicino al cambio di modulo: il 4-3-3 convince

Gotti

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

I risultati e, soprattutto, le prestazioni dell’Udinese, stanno facendo rivedere i piani a Gotti, sempre più vicino al cambio modulo. Pochi, d’altronde, i 3 punti raccolti nelle prime 5 di campionato, frutto di una vittoria e ben 4 sconfitte.

Vittoria, tra l’altro, arrivata alla fine di una gara combattuta contro un Parma falcidiato dal Coronavirus. Una media punti sotto al punto a partita che ha portato i friulani al diciassettesimo posto, davanti solo a Torino e Crotone a quota 1.

Risultati deludenti, prestazioni deludenti. Sì, perchè la squadra non è apparsa ordinata e compatta come lo è stata fin dall’inizio dell’era Gotti. Un’era in cui, proprio grazie all’ordine e la compattezza dei reparti, i bianconeri hanno sconfitto la Juventus.

Colpa di un mercato che ha portato in dote tanti giocatori di qualità (Pereyra, Forestieri, Deulofeu, Pussetto) e tolto muscoli e quantità (Fofana). Giocatori che mal si sposano con il vestito tattico imposto, ormai, dieci anni fa da Guidolin.

A confermarlo, le partite degli ultimi giorni contro Fiorentina e Vicenza. Contro i Viola, giunti alla sfida con l’allenatore a rischio esonero, infatti, l’Udinese ha subito due reti nei primi 21 minuti. Una partita che, però, è cambiata grazie ai cambi di Gotti che hanno ridisegnato un 4-3-3 offensivo che, per poco, non portava all’insperato pareggio.

Una prestazione che ha indotto l’allenatore bianconero a ritentare l’esperimento nella partita di Coppa Italia. Contro il Vicenza, infatti, Gotti ha schierato dal primo minuto la squadra con un 4-3-3 imbottito di riserve che, seppur va ricordato il valore dell’avversario, ha vinto e convinto.

Il 4-3-3, d’alta parte, sembra proprio il modulo più adatto per la rosa costruita in estate. Con questo vestito, infatti, il centrocampo non verrebbe snaturato, permettendo a Pereyra e, soprattutto, de Paul (che è maturato in quel ruolo) di continuare ad agire da mezzali. Stesso discorso per la difesa, dove i laterali (Stryger Larsen, Ouwejan e Molina) tornerebbero al loro ruolo naturale di terzini.

Ovviamente, però, a beneficiarne sarebbe l’attacco. Nel tridente, infatti, Okaka si trova a suo agio, dovendo agire da centro boa e occupando da solo l’area, mentre Pussetto e Deulofeu sono ali. Non sarebbe escluso, inoltre, nemmeno Lasagna che già in Nazionale ha giocato da punta di un 4-3-3, ma che grazie alla sua corsa potrebbe anche agire da ala.

Un cambio di modulo per l’Udinese, dunque, che potrebbe vedere il suo reale debutto domenica contro il Milan. I rossoneri di Pioli, sono avvisati.