Udinese-Sampdoria, Cioffi: “Adesso abbiamo molte più certezze”

Udinese Cioffi

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L’Udinese allenata da Gabriele Cioffi domani riceverà la visita della Sampdoria nella gara valida per la 28ª giornata di Serie A. Il fischio d’inizio del match della Dacia Arena è previsto per le 15:00. Alla vigilia della sfida contro i doriani, il tecnico dei friulani ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Udinese, le dichiarazioni di Cioffi

“Posso dire che dopo la gara di Milano contro i rossoneri abbiamo acquistato tante risposte e certezze in più. I ragazzi sino alla fine hanno dimostrato di voler vincere quella partita. La sensazione di poter ottenere i tre punti era davvero forte. Non l’ho percepito solo io, ma tutto il mio staff e l’intera squadra. Mi è piaciuta la gestione degli ultimi due minuti, memori dello scivolone in casa. Nessuna partita va sbagliata e ai ragazzi non ho chiesto niente di diverso da quello che ho chiesto fino ad oggi. Il messaggio che ci stiamo passando nella quotidianità è il riconfermarsi quotidianamente e andare a cercare risposte nel lavoro quotidiano”.

“Domani affronteremo la Sampdoria. Loro arrivano dalla brutta sconfitta di Bergamo e sicuramente avranno voglia di rivalsa. Hanno giocato due belle partite contro Sassuolo ed Empoli, sappiamo bene le insidie che nasconde la gara di domani. Mi aspetto una Samp con una forte identità, riconoscibile. Mi aspetto la Samp di Giampaolo”.

“Per quanto concerne la settimana appena trascorso, fortunatamente siamo riusciti a lavorare nel migliore dei modi. Cerchiamo sempre di consolidare quello che stiamo facendo o migliorare il migliorabile”.

“Nuytinck è un giocatore importantissimo che considero un titolare indipendentemente che giochi, entri o stia in panchina. Lo stiamo recuperando, non è ancora al pieno ma lui ci vuole esseree non vediamo l’ora di rivederlo in campo con noi”.

“È bellissimo ritornare a vedere gli stadi pieni. L’entusiasmo dei tifosi è un incentivo per noi. É vero che giochiamo per noi stessi e per i nostri obiettivi, sia individuali che di squadra, ma giochiamo anche per tifosi. La loro gratificazione è quello che rende speciale il calcio. Noi dovremmo essere bravi a trasformare il loro calore in energia, solidità, coraggio e gioco per renderli fieri di noi”.