Pochi istanti fa è arrivata la notizia ufficiale in merito a quella che sarà la chiusura dello stadio in occasione del big match, che verrà disputato a porte chiuse.
Questa sera il campionato italiano riaprirà i battenti e lo farà con la super sfida dell’Olimpico tra Lazio e Milan. Per i biancocelesti potrebbe essere l’ultima spiaggia per continuare a restare in lotta per un posto in Champions, mentre, i rossoneri dovranno cercare di avvicinarsi al secondo posto in classifica occupato dalla Juve.
Juve che, invece, sarà impegnata nella delicatissima trasferta di Napoli e anche qui, si tratterà dell’ultima grande occasione per i partenopei di continuare a tenere acceso un lumicino di speranza, forti anche del fatto che nella prossima stagione potrebbero essere 5 le squadre italiane che parteciperanno alla maggiore competizione europea.
Ma prima di pensare a quella che sarà la futura edizione, i club italiano dovranno disputare le sfide di quella attuale. La Lazio sarà impegnata nella gara di ritorno contro il Bayern Monaco, mentre l’Inter andrà a fare visita all’Atletico Madrid dell’ex Simeone.
I partenopei dovranno, invece, affrontare il Barcellona nel secondo atto, dopo aver pareggiato per 1-1 al Maradona. Ma toccherà anche all’Europa League, con il Milan che dovrà affrontare lo Slavia Praga e con la Fiorentina che sarà impegnata in Conference per affrontare il Maccabi Haifa.
Ed’ proprio in merito allo scontro tra gli israeliani e i viola che stanno emergendo delle novità importanti in queste ultime ore, soprattutto in occasione di quella che sarà la sfida di ritorno. Già, perchè pochi istanti fa è arrivata la notizia in merito a quella che è la richiesta di disputare la partita di Firenze a porte chiuse.
La richiesta arriva direttamente dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che ha diramato un comunicato in cui ha annunciato di aver sospeso il giudizio in merito alla partita tra Fiorentina e Maccabi Haifa.
L’intento è quello di esortare FIGC e e Lega Serie A a non mettere in vendita i biglietti. La motivazione sta nel conflitto in atto tra Israele e Palestina e si temono danni di disordine pubblico qualora gli israeliani dovessero arrivare in Italia.