Una stagione nel segno di Maradona: cinque gli intrecci, c’è stata proprio la mano di Diego

La stagione 2022/2023 è iniziata e si è conclusa nel segno di Diego Armando Maradona. Quattro delle squadre in cui ha militato, cinque includendo la Nazionale, hanno trionfato nella stessa annata calcistica: Boca Juniors, Argentina, Napoli, Barcellona e Siviglia. Tra l’altro più di tutti proprio Napoli ed Argentina aspettavano i rispettivi trofei da tanto e forse anche troppo tempo: 33 e 36 anni.

Una stagione nel segno di Maradona: il primo segnale arriva dal Boca Juniors

La prima squadra a vincere è il Boca Juniors nell’ottobre 2022. Il trentancinquesimo titolo arriva all’ultima giornata grazie ad uno scenario, per certi versi impensabile. Gli “Xeneizes” non vanno oltre il 2-2 contro l’Independiente. A contendersi il titolo c’è il Racing Club che addirittura perde per mano dei rivali di sempre del Boca, il River Plate. Eppure al 90′ il Racing ha l’occasione della vota dagli undici metri, ma Franco Armani si oppone e allo scadere Borja consegna definitivamente il titolo al Boca Juniors.

L’Arabia Saudita spaventa, l’Argentina si compatta e non perde più

Il Mondiale dell’Argentina si apre nel peggior dei modi. Sconfitta con rimonta dell’Arabia Saudita dopo il rigore segnato da Lautaro e tanti gol annullati nella prima frazione di gioco. Il discorso ottavi si è subito complicato tremendamente e l’Albiceleste ha bisogno di vincere entrambe le partite per assicurarsi la qualificazione. Nel momento in cui tutto sembrava compromesso, quella sconfitta ha rappresentato il vero punto di svolta. Gli uomini di Scaloni si compattano per provare a regalare la grande gioia attesa da una carriera intera dal proprio capitano. Anche se lo stesso Lionel Messi, come difficilmente era riuscito a fare fino in fondo in Nazionale, ha trascinato allo stesso tempo i propri compagni verso il successo con giocate fondamentali. I momenti dove tutto sembrava rischiare di sfumare, ancora una volta ci somo stati. Specie la doppia lotteria ai rigori contro Olanda e la finale con la Francia. Questa volta, però, l’epilogo è totalmente differente: Lionel Messi riporta il trofeo in patria dopo 36 anni.

Dalla “tercera al terzo”: il Napoli è campione d’Italia

Proprio come accadde nel 1986, la vittoria del Mondiale dell’Argentina avviene di pari passo con la vittoria dello Scudetto del Napoli. Le sensazioni e la classifica già mettevano i partenopei in una situazione favorevole. Poi al rientro della sosta dopo la sconfitta con l’Inter, il 5-1 contro la Juventus è stata una delle serate dove si iniziava a percepire che sarebbe stata soltanto questione di tempo. Così è stato, Luciano Spalletti ed i suoi ragazzi conquistano il tricolore con cinque giornate di anticipo. Soltanto il calo naturale del mese di aprile ha rimandato di qualche giorno in più il momento tanto atteso e precluso di giocarsi al massimo delle possibilità l’accoppiamento di Champions favorevole alle italiane. Ciò non sposta di un millimetro la stagione del Napoli che resterà indelebile negli almanacchi, anche per le modalità nella quale è avvenuto il successo: partendo dalla rivoluzione estiva ai 20 e passa punti dati alle inseguitrici, favorite ai blocchi di partenza. Domenica ci sarà l’ultima tappa al Maradona contro la Sampdoria e la consegna della coppa ma anche un momento per effettuare i primi saluti: Luciano Spalletti.

Al Barcellona la Liga. L’Europa League è la casa del Siviglia

Una stagione nel segno di Maradona
(Photo by CRISTINA QUICLER / AFP) (Photo by CRISTINA QUICLER/AFP via Getty Images)

Il percorso di Barcellona e Siviglia lo possiamo considerare opposto. Una squadra, i blaugrana che nel campionato hanno fatto ben sin dall’inizio e portato a termine con la vittoria dopo la doppia eliminazione europea. Tra l’altro 8j Champions proprio per mano dell’Inter, attesa dalla finalissima contro il Manchester City. L’altra, invece, addirittura per larghi tratti della stagione ha occupato gli ultimi posti della classifica e cambiato la guida tecnica diverse volte. La svolta è arrivata con Mendilibar. La squadra ha trovato pian piano la condizione fisica giusta. E di conseguenza sono cresciute le prestazioni sia dei singoli che del collettivo stesso. Il terzo posto nel girone con Manchester City, Dortmund e Copenaghen si è trasformato nell’ennesima opportunità. Il club andaluso ottiene la settima vittoria su altrettante finali di Europa League disputate, al termine di una gara infinita contro la Roma, la più lunga di sempre con ben 26′ di recupero per un totale di 146′. L’Europa League si conferma la casa del Siviglia e con questo gli intrecci passano a cinque. È stato proprio l’anno di Diego.