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Van der Sar e il modello Ajax: giovani al centro anche in era Covid

Lo ricordiamo tra i pali della Juventus nell’era pre-Buffon. Lo ricordiamo tra i pali dell’Olanda quando Francesco Totti calciò dal dischetto il celebre “cucchiaio”. Lo ricordiamo in mille partite, in mille tuffi plastici, in mille parate miracolose.

Oggi Edwin Van der Sar è l’Amministratore Delegato dell’Ajax, dirigente preposto nell’individuazione del momento più consono per lasciare i giocatori che escono dall’accademia dell’Ajax spiccare il volo verso i palcoscenici più alti del panorama europeo. Sorte recentemente toccata a Donny Van De Beek, arrivato al Manchester United per 39 milioni di euro il 2 settembre, ma anche a Hakim Ziyech, neo giocatore del Chelsea per 40 milioni di euro.

Van De Beek, dal canto suo, avrebbe potuto lasciare l’Ajax già la scorsa estate, quando le sirene del Real Madrid si stavano facendo sempre più insistenti, ma Van der Sar riteneva sbagliato il tempismo. Aveva infatti già supervisionato le partenze di Frenkie de Jong (al Barcellona per 86 milioni di euro), Matthijs De Ligt (Juventus, 75 milioni di euro) e Kasper Dolberg (Nizza, 20.5 milioni di euro) e sapeva di non poter indebolire così tanto la squadra privandosi anche del suo centrocampista.

Decisioni delicate, che l’ex portiere è ormai abituato a prendere da quando, nel novembre 2016, dal ruolo di Direttore del Marketing ha assunto quello di AD, con l’obiettivo dichiarato di riportare l’Ajax al suo fasto europeo di metà degli anni ’90, e di farlo con un budget più che contenuto.

Con un amore sconfinato, come ha spiegato Van der Sar in una recente intervista al The Guardian, per quei colori biancorossi: “La maglia dell’Ajax è una delle poche che non cambia mai, è il rosso al centro, è verticale, non è orizzontale, non è a blocchi“.

Un amore, quello per la maglia, da trasmettere ai ragazzi e per i ragazzi: Van der Sar ha infatti recentemente imposto delle modifiche sostanziali alla struttura dell’Accademia dell’Ajax, assumendo allenatori, assegnando loro più ore di lavoro con i giocatori, ma anche integrando meglio il connubio tra la scuola e il campo di allenamento. Ha spinto inoltre un modello di reclutamento sempre più proattivo, comprando giovani promettenti da adolescenti e creando link potenzialmente virtuosi con le accademie dei club di altri paesi, come lo Sharjah FC negli Emirati Arabi Uniti e il Guangzhou in Cina.

“Voglio che ogni tifoso di ogni club del mondo abbia un secondo amore per l’Ajax, che apprezzi il nostro gioco d’attacco e il modo in cui formiamo i giovani. La battaglia che combattiamo è quella di avere un grande nome, ma di doverlo tenere alto con un budget molto più piccolo dei giganti che dobbiamo affrontare”. Secondo Deloitte, infatti, i ricavi dell’Ajax per il 2018-19 sono stati di 199 milioni di euro, al 23° posto nella lista dei club europei, cifra gonfiata dall’inaspettato raggiungimento delle semifinali di Champions League dell’anno scorso, che ha portato nelle casse del club 79 milioni di euro.

Poi è arrivato il Covid-19, che ha costretto l’Eredivisie ad abbandonare la stagione passata e ad iniziare la nuova con stadi aperti, sì, ma con numeri chiaramente ridotti di pubblico presente e distanziato. Dato che l’Ajax ha sempre fatto molto affidamento sugli introiti dal botteghino, che hanno fruttato 53,2 milioni di euro nel 2018-19, Van der Sar non può nascondere la sua preoccupazione: “Se dovessi poter usufruire solamente del 22% della capienza dello stadio per l’intera stagione, perderei circa 41,5 milioni di euro“, ha spiegato al Guardian.

Uno scenario che potrebbe eventualmente sparigliare lo stesso DNA dei Lancieri, frutto, oltre che della centralità imprescindibile del settore giovanile, anche del giusto equilibrio tra i giovani e i veterani e del giusto tempismo nella vendita dei giocatori nei momenti più opportuni.

Non vogliamo vendere altri giocatori, non ne abbiamo bisogno” ha proseguito Van der Sar: “Per vendere, devo essere costretto, non voglio farlo perché ho bisogno di fare i numeri “. Van der Sar si è messo in porta, nessuno gli segnerà. Gli acquirenti sono avvisati.

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Published by
Francesco Garibaldi