Varricchio: “Il rinnovo di Insigne è un mistero, si protrae da troppo”

Massimiliano Varricchio, ex attaccante di Napoli e Spezia, è intervenuto a 1 Station Radio (qui la diretta testuale esclusiva curata dalla redazione di Calcio in Pillole).

Su Milan-Napoli.
“E’ stata una partita equilibrata, ma il Napoli ha avuto un approccio migliore. Il Milan è uscito fuori solo nel secondo tempo, ma sono due squadre forti e belle da vedere. Partono per fare calcio, giocare e fare la partita.”

Su Petagna, partito titolare nel match del Meazza.
“Ha fatto una partita discreta, Spalletti lo ha messo dentro perché i difensori rossoneri sono molto fisici. Gli serviva un riferimento per giocare qualche palla morbida, per gestire il pallone e far salire la squadra. Con Mertens si gioca più sulla tecnica che sulla velocità, all’allenatore evidentemente serviva qualcuno che tenesse l’urto fisicamente.”

Sulla classifica.
“Il bello di questo campionato è che le prime tre – ma anche l’Atalanta a cui manca sempre qualcosina – sono squadre che vogliono giocare a calcio, fare la partita, senza speculare come ad esempio la Juventus sempre dietro la linea. In Europa si vedono squadre così, ultimamente anche l’Inter lo sta facendo bene e quindi servono formazioni che vogliano imporre il proprio gioco. Anche a livello fisico c’è stato un miglioramento: anche se non si è a livello delle top, il lavoro c’è stato.”

Su Daniele Verde.
“Lo utilizza a partita in corso perché fa fare il salto di qualità alla squadra. Onestamete, quando si vede giocare dà qualcosa in più ad una squadra con una qualità non eccelsa. Salta l’uomo, ti mette in porta il compagno, fa gol. Sono quei misteri che succedono, ovvero giocatori che gli allenatori si tengono per cambiare la partita, anche se sembra un peccato. Fa giocate estrose e importanti, ma evidentemente Motta pensa che non abbia la capacità di tenere i 90 minuti.”

Sul rinnovo di Insigne.
“Un bel mistero, si sta protraendo troppo la situazione. Non è semplice, perché o le due parti sono disposte ad azzerare quel che è stato, oppure è difficile rimettere a posto tutto. Sarebbe un peccato per lui e per la città, ma quando si protrae per tanto non sono buoni segnali.”