Verre: “Rinnovo? Sono felicissimo. Mi sento parte di questo progetto”

verre sampdoria

(Photo: Getty Images)

Valerio Verre, centrocampista della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista al Secolo XIX. Il giocatore ha parlato anche a proposito del rinnovo del suo contratto.

Questione gol

“Gol? Vuol dire che ho tirato solo due volte e dovrei tirare di più. Visto che la media è buonissima devo lavorare sul cercare più conclusioni. Una cosa che faccio comunque, poi non sempre mi riesce ma la cerco la porta. Certo, baratterei un po di bellezza per la quantità. Vorrei fare qualche gol in più, quest’anno ne ho fatti tre, c’è anche quello in Coppa Italia oltre ai due in campionato, ma vorrei dare un contributo maggiore alla squadra visto che gioco li davanti. Ci sto lavorando”.

Verre sul rinnovo

Rinnovo? Sono felicissimo perché non è solo un fatto di contratto ma di fiducia e di progetto che la società, dal presidente Ferrero a tutti, mi hanno voluto riconoscere. Io mi sento in questo progetto e spero di poterlo dimostrare concretamente in campo”.

Problema continuità

“Lo so, se lo sapessi l’avrei già risolto il mio problema di continuità, intendo quello all’interno dei 90 minuti ma anche di più partite consecutive. Il mio pensiero fisso, non è che non mi renda conto di quel che mi manca per fare un salto, ma penso di essere in miglioramento e infatti do un buon giudizio della mia stagione al netto del fatto che vorrei sempre fare di più”. 

Verre sul suo ruolo in campo

“Credo che il mio ruolo sia quello di trequartista o comunque mezzala, cioè vedendo la porta davanti e potendo vedere frontalmente i movimenti degli attaccanti. Spalle alla porta è un altro mestiere e c’è chi lo fa meglio. Oddio, decide sempre il mister ma penso di rendere più così”.

Capitolo assist

“In effetti mi piace molto mandare in porta un compagno, provarci almeno. Ma ci sto lavorando perché con le conclusioni da fuori posso rendermi pericoloso, l’ho sempre fatto nella mia carriera e anche qui alla Sampdoria. Tutto un fatto di equilibrio da trovare nel modo che abbiamo di porci rispetto all’azione”.