Vlahovic a tu per tu col suo idolo Ibrahimovic: sarà futuro contro presente

Vlahovic

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Dusan Vlahovic, nell’anno della maturazione e del salto di qualità ritrova Ibrahimovic da avversario. Il roseo futuro degli attaccanti europei incontra una leggenda inscalfibile del passato. Sarà uno scontro tra attaccanti di qualità eccelsa. Quasi vent’anni di differenza, ma una stazza fisica molto simile e tanta stima reciproca, come recita la frase scritta da Ibra su una maglia firmata per Dusan: “in bocca al lupo per tutto, ti auguro il meglio”.

L’idolo di un bambino

Che emozione può essere per un ragazzo di soli 21 anni incontrare il suo idolo di sempre condividendo la stessa passione? Ora Vlahovic si sente “alla pari” di Ibrahimovic, sa di poter essere la stella della squadra, come lo era Ibra alla sua età. Il suo mentore lo incontrerà sabato sera in campo. Queste le parole del serbo a Dazn nei confronti dello svedese: “Ibrahimovic è il giocatore che mi piaceva di più, per il suo carattere e la sua voglia di mollare mai. Non permetteva a nessuno di comandarlo, poi lasciamo stare le sue giocate mostruose. Dopo la partita di marzo giocata a Firenze, un cui abbiamo perso 3-2, approfittai del fatto che non era troppo arrabbiato per chiedergli la maglia. Me la firmò, facemmo una foto e scrisse una dedica nella nostra lingua. Mi ha detto di andare avanti così e di non mollare mai. Poi io non sono molto bravo quando mi trovo a parlare con un idolo”.

Vlahovic e Ibrahimovic: tanto diversi quanto simili

Sebbene sia un’eresia pensare di poter raccogliere l’eredità pesante di Ibrahimovic nel calcio mondiale, Vlahovic proverà in tutti i modi a far vedere chi è al mondo intero. Il serbo si sta prendendo tutto a suon di gol, le sirene del mercato suonano, ma lui non si lascia scalfire. La freddezza tra i due giocatori è la stessa, o quasi, sia in campo che fuori. Due caratteri simili: introversi, seri, duri e dediti al lavoro. Lo svedese a 40 anni superati continua ad impressionare le folle, mentre il serbo cresce sempre di più e si sta imponendo nel panorama calcistico mondiale.

Sono i rispettivi leader delle loro squadre, le punte di riferimento, i bomber. Da una parte ci sono gli 8 gol realizzati con la Fiorentina, dall’altra i 3 fatti col Milan in questa Serie A. Lo stile di gioco, per fattori anagrafici, è diverso. Ibrahimovic è naturalmente più statico, e sfrutta la sua possanza fisica mischiata all’esperienza per disintegrare gli avversari sul campo. Vlahovic è più rapido ed usa tutta la sua astuzia e sfrontatezza di un ragazzo ventenne per segnare a raffica. Fiorentina-Milan sarà una partita speciale per Dusan, e chissà che l’allievo non superi il maestro, come nelle grandi storie. Una grande storia, che è ancora tutta da scrivere.