Zaniolo, l’infortunio è grave: rottura del legamento crociato

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Dai sospetti e i timori all’ufficialità in poche ore. La diagnosi dell’infortunio è quella che nessuno avrebbe voluto leggere o ascoltare, figurarsi Nicolò Zaniolo. Come hanno confermato gli esami strumentali effettuati a Villa Stuart, il calciatore ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Ovviamente i tempi di recupero sono ancora tutti da valutare, ma lo stop sarà comunque di diversi mesi.


Quando, al 42′ del primo tempo di Olanda-Italia, Nicolò Zaniolo si è scontrato con van de Beek e subito dopo accasciato a terra toccandosi il ginocchio, chiunque ha pensato al peggio. Troppo fresco il ricordo dell’urlo di dolore contro la Juventus, quando a saltare fu il legamento crociato del ginocchio destro. Troppo dolorosa, per i tifosi della Roma, la perdita del 22 per tutta la seconda parte di stagione. Altrettanto amara, per il resto d’Italia, la sicura assenza del talento ex Inter a quell’Euro 2020 che la pandemia ha poi fatto saltare. E finalmente, quando tutti pensavano di averlo ritrovato, Zaniolo è costretto a fermarsi di nuovo, per lo stesso infortunio. Come si suol dire: oltre al danno, la beffa.

La Roma perde così un elemento fondamentale per la stagione che sta per iniziare, dopo averlo riabbracciato solamente da un paio di mesi. Mesi in cui Zaniolo si era peraltro messo in mostra, sfoggiando una buona condizione e segnando anche un paio di gol che avevano fatto sorridere il club e i tifosi giallorossi. Dopo quasi sei mesi di recupero, Zaniolo sembrava tornato quello pre-infortunio. Lui stesso aveva confessato di non sentirsi ancora al 100%, soprattutto nelle prime uscite, dimostrando una certa prudenza nei contrasti e negli strappi. Ma i timori sono passati in fretta, messi alle spalle a suon di galoppate negli stadi deserti della Serie A.

Un ritorno in grande stile, che gli è valso quello in Nazionale. Poco più di venti minuti contro la Bosnia. Titolare ieri sera, da esterno destro, accanto a Insigne e Immobile. Un primo tempo non certo memorabile: qualche corpo a corpo, un paio di palloni persi, la bella acrobazia per una palla finita di poco alta sopra la traversa. Poi il nuovo crack. L’inizio di un altro lungo periodo lontano dai campi. In attesa, si spera, di un altro ritorno in grande stile. A neanche 22 anni, Nicolò Zaniolo è chiamato, per la seconda volta in un anno, a vincere una sfida durissima.