150 milioni di euro tutti in una soluzione: accettate? Marotta legge sconvolto l’offerta: costretto a parlarne con Ausilio e Zhang

Calciomercato ancora non completato da un’Inter che stavolta deve difendersi da un attacco da 150 milioni, in un’unica soluzione. Summit Marotta, Ausilio, Zhang.

Le grandi manovre interiste non hanno soltanto messo a disposizione una super squadra, completa in ogni reparto e profonda come nessuno, a Simone Inzaghi. L’Inter è andata ben oltre, volando verso il futuro.

Già tante conferme e perfino due colpi battuti in pieno inverno: Piotr Zielinski campione d’Italia in carica con il Napoli e Mehdi Taremi, sì l’attaccante iraniano del Porto (in scadenza di contratto) già trattato questo estate. Un doppio colpo non ancora ufficiale, ma solo per una questione di tempistiche, il buon esito delle rispettive trattative non sembrano proprio essere in discussione.

Tutto molto bene, per certi versi tutto molto unico: l’Inter capolista (per distacco) anche in tema di mercato. Ma in quel territorio bisogna muoversi con circospezione: le vie sono infinite e gli agguati dietro l’angolo. Così l’Inter è chiamata, stavolta, a difendersi.

La situazione Dumfries, per esempio, è tutt’altro che rosa. Trattativa in stand by con l’esterno olandese, uno dei migliori in campo nell’ultimo turno che ha fatto volare la Beneamata in classifica. Denzel ha un contratto fino al 2025, ma di rinnovo neanche a parlarne: interrotte le trasmissioni e, soprattutto, tanta differenza tra domanda e offerta.

La situazione di Barella

Neanche Barella ha ancora rinnovato quel contratto che scade nel 2026. In questo caso c’è più tempo per organizzarsi, meglio farlo in fretta. Perché? Perché negli ultimi giorni dello scorso mercato estivo, quando il Man City aveva capito che la pista Paquetà portava a un vicolo cieco, i Citizens, volere di Guardiola, hanno bussato a casa Inter per il centrocampista nerazzurro, uno dei pilastri della Nazionale.

Barella ha rifiutato, vuole continuare ad alzare trofeo con l’Inter, ma la firma ancora non c’è. Tempo semmai ce n’è, ma se il Manchester City dovesse tornare in maniera più convincente che mai a giugno, avrebbe più margini di tempo e magari potrebbe minare le certezze delle parti nerazzurro.

Il grande dilemma

È poi c’è la posizione di Lautaro Martinez, diventato a tutti gli effetti un grande dilemma. Da una parte le intenzioni di rinnovare, dall’altra “ci sono delle cose da sistemare” ha detto il Toro argentino dopo il 4-0 dell’Inter alla Salernitana.

Il problema è che pare che stavolta Kylian Mbappé abbia davvero detto sì al PSG. Al Khelaifi ha strappato al Principe di Bondy la promessa che il fuoriclasse francese lascerà sì Parigi a fine stagione, senza però chiedere quegli ottanta milioni di euro del Premio Fedeltà che gli spettano di diritto. Quegli ottanta milioni risparmiati verranno utilizzati dal PSG quasi per raddoppiare l’offerta a Lautaro Martinez, una cifra di circa 150 milioni di euro che l’Inter non può non prendere almeno in considerazione, poi è logico che deciderà il Toro argentino.