Abbiamo bisogno di te per la salvezza: Fabio Grosso di corsa in Serie A | Sale sul primo aereo e firma

Fabio Grosso

Fabio Grosso, una promozione in Serie A sulla panchina del Frosinone - ansa - calcioinpillole

Fabio Grosso ha una grande voglia di dimenticare le vicissitudini nella sua drammatica esperienza-bis al Lione. Arriva l’occasione giusta.

C’era già stato a Lione. Addirittura da campione del mondo dopo l’esperienza in Germania proprio contro la Francia, in quella che verrà ricordata a tutti gli effetti come la sua kermesse iridata: rigore procurato contro l’Australia negli ottavi di finale a un soffio dai rigori, gol ai padroni di casa tedeschi in semi, ultima rete che regala il Mondiale all’Italia.

A Lione Fabio Grosso ci va a petto in fuori, ovviamente, dopo l’esperienza con l’Inter, pagato sette milioni e mezzo dall’Olympique. Supercoppa di Francia in bacheca, trascina i suoi nuovi compagni di squadra al settimo titolo francese consecutivo, con un altro gol decisivo, quello allo Strasburgo.

Esperienza positiva nel biennio a La Gerland: 71 presenze e 3 gol tra campionato e coppe. Forse per quello che ci ritorna volentieri a settembre 2023, da allenatore, non prima di aver riportato il Frosinone in Serie A.

Ironia del destino sostituisce un altro iridato, Laurent Blanc. Le somiglianze terminano qui. Il Lione non è più la più forte di Francia, è addirittura ultimo. Fabio Grosso non è più lo stesso, visto che aveva appeso i scarpini al chiodo, diventando allenatore.

Una minestra riscaldata

Grosso da allenatore non riesce a invertire il trend negativo dell’Olympique, non lascia il segno. Semmai gli rimangono i segni, sia dal punto di vista metaforico sia fisico. Già, rimane coinvolto nelle incidenti di Marsiglia, doveva essere un derby tra iridati con Ringhio Gattuso, ma non si gioca quel giorno.

Il pullman del Lione fu bersagliato all’arrivo al Velodrome da pseudo tifosi del Marsiglia: una fitta sassaiola, Fabio Grosso rimane ferito al volto, le foto fanno il giro del mondo. Lascia temporaneamente la panchina de Lione, ma quando la riprende, dura poco: dopo aver raccolto solo cinque punti in sette partite, viene sollevato dal suo incarico. Le minestre riscaldata non sempre sono buone.

Fabio Grosso Lione
Fabio Grosso e la travagliata esperienza con il Lyon – ansa – calcioinpillole

Grosso, il richiamo dell’Italia

Il nome di Fabio Grosso viene nuovamente accostato a una squadra di Serie A in grandissima difficoltà, probabilmente la grande delusione di quest’anno: il Sassuolo. “So di essere in discussione, quotidianamente, come tutti perché questo lavoro e questo sport va veloce”. Alessio Dionisi sa che quella contro il Torino potrebbe essere la sua ultima partita da allenatore neroverde.

Anche perché ci sono stati alcuni contatti proprio con Fabio Grosso. L’ex Lione ci sta pensando, non sarebbe una questione di soldi, è che non vuole un ruolo da traghettatore; per questo la trattativa, risultati del Sassuolo a parte, è in stand by: se il club emiliano dovesse proporgli un contratto più lungo, però, cambierebbe lo scenario. Al netto, ovviamente del risultato del Sassuolo contro il Torino.