Accadde oggi: i due volti della Juve di Champions

Juventus Inter Allegri

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Proprio come la Roma, di cui ieri ricordavamo l’impresa contro il Barcellona ed il capitombolo al cospetto del Manchester United, anche la Juventus, in Champions League, ha vissuto una giornata, o meglio una data, dai due volti. L’11 aprile. Che nel 2017 ha un sapore dolcissimi, specie per il valore dell’avversario. Ancora una volta, il Barcellona, quello di Messi, Neymar, Suarez e Iniesta. I blaugrana, capaci con un pazzesco 6-1 di ribaltare il PSG, arrivano ai quarti di finale della coppa dalle grandi orecchie carichissimi. La Juve, d’altro canto, ha praticamente chiuso il discorso scudetto, e appena conquistato la finale di Coppa Italia.

Allo Juventus Stadium va in scena una delle migliori esibizioni della gestione Allegri. Una partita perfetta, sotto ogni punto di vista. Dybala per una sera si prende la scena e sembra davvero poter essere, se non il vice Messi, quantomeno la sua più valida alternativa, tecnica e tattica. Segna due reti nello spazio di 22 minuti, che mettono in ginocchio il Barcellona. Chiellini, dopo aver annullato per tutto l’incontro Luis Suarez, chiude i conti di testa al 90′. Al ritorno, non ci sarà nessun miracolo: lo 0-0 strappato al Camp Nou qualifica la Juventus. I bianconeri in semifinale superano il Monaco, prima di schiantarsi, a Cardiff, sul Real Madrid.

Già, proprio il Real Madrid che, un anno dopo, torna a frapporsi tra la Juventus ed il sogno Champions. È di nuovo l’11 aprile, del 2018, ancora quarti di finale, ma è la gara di ritorno. E l’andata, questa volta, a Torino è finita malissimo: 3-0 per i Blancos e speranze di passare il turno ridotte al lumicino. Eppure, al Bernabeu la squadra di Allegri mette in scena un’altra prestazione maiuscola, coraggiosa e generosa. Portandosi, meritatamente, sul 3-0, che vorrebbe dire tempi supplementari. E, soprattutto, l’inerzia dalla propria parte.

Il finale, però, è traumatico: al 92′ Benatia interviene in ritardo su Lucas Vazquez nell’area juventina, e per l’arbitro Oliver è rigore. Sul dischetto, manco a dirlo, va Cristiano Ronaldo, che segna e ridesta la Juventus. Il post gara, fatto di delusione e parole in libertà, è rimasto nella storia della televisione e dei social, alla voce “bidone al posto del cuore“.