Accadde oggi: i trionfi internazionali dell’Italia

Il 10 giugno è una data importante per l’Italia calcistica. È infatti il giorno di due successi storici della Nazionale azzurra, distanti 34 anni l’uno dall’altro. Il 10 giugno del 1934 l’Italia vince il suo primo Mondiale, aprendo il ciclo di vittorie degli anni ’30 che la vedrà bicampione del mondo e oro olimpico nel giro di quattro annate. Organizzatrice del torno, l’Italia giunge alla finale eliminando Stati Uniti, la Spagna del portiere Zamora dopo il replay (denso di sospetti e polemiche arbitrali) e l’Austria. Nella gara decisiva contro la favorita Cecoslovacchia gli azzurri si impongono 2-1, con una rimonta conclusa ai tempi supplementari. Dopo il vantaggio cecoslovacco firmato da Puča, arrivò il pareggio di Orsi nel finale di gara. Sarà poi Schiavio nell’extra-time a regalare la vittoria all’Italia.

Il 10 giugno 1968 invece si disputa, sempre a Roma come 34 anni prima, la finale degli Europei. In quest’edizione, gli azzurri avevano eliminato nella doppia sfida dei quarti di finale la Bulgaria, vittoriosa 3-2 all’andata ma battuta 2-0 al ritorno. In semifinale l’Italia sfidò l’Unione Sovietica, e fu letteralmente il fato ad assegnarle la finale. Dopo 120 minuti il punteggio era ancora sullo 0-0, ed è il lancio della monetina che elimina i sovietici.

Nell’ultima partita l’Italia trova la fantasiosa Jugoslavia, che aveva eliminato in semifinale l’Inghilterra campione del mondo. Si gioca l’8 giugno, e Dzajić a cinque minuti dall’intervallo porta avanti la nazionale balcanica. All’80esimo Domenghini trova il pari a sorpresa, e nei supplementari gli jugoslavi pur superiori mancano il colpo del K.O.

Dato che ancora non esisteva la lotteria dei rigori, due giorni dopo si procede alla ripetizione. Niente monetina stavolta, ma agli azzurri non serve. Il ct Valcareggi cambia mezza squadra per attingere ad energie fresche, e l’Italia domina. Riva dopo nemmeno un quarto d’ora porta avanti i nostri, alla mezz’ora Anastasi chiude già i conti. L’Italia diventa, per la prima e ad ora unica volta, campione d’Europa.