Accadde oggi: la tragica morte di Davide Astori

Il 4 marzo 2018Davide Astori muore, all’improvviso, nella sua stanza di albergo a Udine, dove la Fiorentina alloggiava in vista della partita della 27esima giornata contro i friulani. Secondo i risultati dell’autopsia, è deceduto per morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena. La Serie A si ferma, in segno di lutto, per una giornata. Cagliari e Fiorentina, di cui Davide Astori è stato capitano, ritirano la sua maglia, la numero 13. In quello stesso anno, la Hall of Fame del calcio italiano istituisce un premio al fair play intitolato a Davide Astori. Campione amato ovunque abbia giocato, senza retorica, andato via troppo presto.

Ieri, in  occasione della 25a giornata di Serie A, nel turno infrasettimanale, il campionato italiano ha ricordato quel fatidico giorno. Al 13° minuto di ogni match è stata esposta sui maxischermi la foto del compianto capitano viola. Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha voluto sottolineare l’iniziativa ricordando ancora una volta il vuoto lasciato dalla scomparsa di Davide Astori: “Davide è sempre nei pensieri di tutti noi. Un grande capitano che si è contraddistinto per correttezza e lealtà e che ricordiamo come esempio per le generazioni future”.

Intanto, si avvicina il giorno della sentenza, in calendario per il 2 aprile. Un solo indagato per l’accusa più grave, quella di omicidio colposo. È Giorgio Galanti, all’epoca direttore sanitario della Medicina dello Sport e dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi. Reo, secondo la Procura, di aver convalidato l’idoneità sportiva senza considerare le anomalie fisiche di Astori nelle prove di sforzo. Nell’udienza del 3 febbraio la linea difensiva si è concentrata sul fatto che – anche con l’utilizzo dell’holter cardiaco – la patologia che affliggeva Davide Astori sarebbe stata difficilmente intercettabile. In sostanza, secondo il parere del medico legale Gian Luca Bruno e del cardiologo Fiorenzo Gaita, la morte di Davide Astori non poteva essere evitata.