Accadde Oggi: l’addio di Alessandro Del Piero alla Juventus

Alessandro Del Piero

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

13 maggio 2012, Juventus Stadium di Torino. Si gioca Juventus-Atalanta, è l’ultima gara del campionato. I bianconeri sono già campioni d’Italia, la gara è solo una passerella buona per mantenere il record di imbattibilità che dura da tutta la stagione. Al minuto 28 Alessandro Del Piero controlla al limite dell’area, si ferma, tira con il destro e sigla la rete del provvisorio 2-0. È la rete numero 290 per il capitano della Juve con la maglia bianconera. L’ultima. Al 67′ Del Piero esce, per lui standing ovation dei tifosi, lacrime trattenute, commozione. La sua carriera alla Vecchia Signora è appena terminata.

O quasi, perché sette giorni dopo si giocherà la finale di Coppa Italia contro il Napoli, l’unica sconfitta stagionale della nuova Juve di Conte. Del Piero all’Olimpico di Roma gioca la sua ultima gara da capitano, ma l’addio si è già consumato in mezzo al suo pubblico il 13 maggio. Era stato deciso da tempo, in maniera persino brusca, fredda. Nell’ottobre precedente infatti Andrea Agnelli aveva dichiarato, davanti all’assemblea dei soci della Juventus, che la carriera di Del Piero a Torino sarebbe terminata quella stagione. Niente più rinnovo, a lui che lo avrebbe firmato in bianco.

Alessandro Del Piero: il Palmarés con la Juventus

Il 13 maggio Del Piero saluta il suo pubblico bianconero, che lo ha osannato per 19 anni e che lui ha ripagato a suon di trofei, gol e vittorie. Sei campionati, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Italia. E poi quattro Supercoppe Italiane, una Europea, una Coppa Intertoto, persino un campionato di Serie B giocato dopo esser diventato campione del Mondo con la nazionale.

Alessandro Del Piero
(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Del Piero lascia la Juve senza polemiche, senza mai alzare i toni, sempre con parole di affetto e amore verso il popolo bianconero. Segnando, come sapeva ben fare, con l’ultimo colpo di pennello di Pinturicchio, come lo chiamava l’Avvocato. In quella stagione, ormai 37enne, ne aveva segnati pochi, visto oramai il minutaggio ridotto che gli concedeva Conte. Solo tre reti in campionato, ma non da poco. La prima a marzo, contro l’Inter, da attaccante consumato. Del Piero va a freddare Julio Cesar dopo un filtrante di Vidal e chiude la partita. La seconda, su punizione contro la Lazio, decisiva nel regalare la vittoria. Infine l’ultima contro l’Atalanta. Tutte davanti al proprio pubblico, persino le due in coppa Italia contro Roma e Milan. Sempre firme d’autore regalate al popolo bianconero.