Addio a Pierluigi Frosio, il capitano del Perugia dei miracoli

Frosio

(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Lega Serie B)

Oggi, 20 febbraio, il mondo del calcio piange la scomparsa di Pierluigi Frosio all’età di 73 anni, storica bandiera del Perugia. Nato a Monza nel 1948, giocò da libero e fece il suo esordio nel 1972 con il Cesena in Serie B. Pierluigi contribuì ad una storica promozione del club nel massimo campionato italiano. Dopo una stagione in Serie A, torna nella serie cadetta, e si lega al “suo” Perugia, dove scrive le pagine più importanti della sua storia calcistica.

Frosio, una carriera da capitano del Perugia

Approda al Perugia in Serie B, dove scrive la storia gloriosa del club e ci resta ben 10 anni, dal 1974 al 1984. Al suo arrivo in Umbria conquista subito la promozione in A, vincendo il campionato cadetto, e nella stagione 1978-79 sfiora uno storico scudetto con i grifoni, arrivando secondi dietro un Milan stellare. Quella stagione il Perugia non subì alcuna sconfitta in campionato, e guadagnò una meritata qualificazione alla Coppa Uefa. Frosio chiuderà poi la carriera al Rimini, in Serie C2. In carriera ha totalizzato ben 175 presenze e cinque reti in Serie A. Mentre sono 143 le presenze in Serie B, condite da tre gol.

Frosio, la carriera da allenatore

Appesi gli scarpini al chiodo, Pierluigi intraprende la carriera da allenatore. Riparte dall’Umbria, dal suo Perugia, dove cura il settore giovanile. Nel 1987 si sposta a Monza, il suo paese di nascita, dove trascina la squadra ad una bella promozione in Serie B, mentre nel 1990 raggiungerà la Serie A con l’Atalanta. Da allenatore guidò anche il Como, il Modena ed il Ravenna, poi anche il Novara, il Padova e l’Ancona ed il Lecco.