Albania-Italia, la conferenza stampa di Reja

reja italia

(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Il CT dell’Albania Edy Reja ha parlato in conferenza stampa in occasione della partita amichevole  di domani tra Albania e Italia.  Il tecnico ha toccato vari argomenti, tra questi anche la mancata qualificazione dell’Italia a Qatar 2022. Queste le  dichiarazioni di Reja pre Albania Italia:

Giocherete col 3-5-2? Quali sono le novità?
“Il modulo è sempre quello, è il modulo che ci ha dato più garanzie. Con questo modulo i calciatori si sentono molto sicuri e non credo di cambiare, poi magari può accadere a gara in corsa. Mancano alcuni giocatori storici, Djimsiti mi sarebbe servito in questa partita vista anche la sua esperienza internazionale. Mi manca un po’ di gente, ma chi scenderà in campo darà sicuramente il 100%. Io il 3-5-2 l’ho utilizzato nel Napoli già 15 anni fa. Ora lo fa Conte, lo fa Mancini… Io ho iniziato 15 anni fa e ho fatto i complimenti anche a Mancini perché con la difesa a tre ha trovato veramente l’equilibrio. Poi alcune prestazioni sono venute bene, altre male, ma questo è un modulo che mi ha dato soddisfazioni”.

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(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Reja e la mancata qualificazione dell’Italia

Cosa può dirci sulla mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale?
“E’ stata una delusione un po’ per tutti, poi ci sono degli episodi tipo i rigori e all’Italia è andata male. Mi dispiace molto e menomale che Mancini ha deciso di restare per proseguire il progetto. Sono convinto che farà benissimo, poi c’è questo 2006, Pafundi, di cui mi parlano molto bene. Con lui, Miretti e Fagioli avrà modo pian piano di fare bene, sta lavorando per il futuro e mi auguro possa centrare anche altri obiettivi perché se lo merita. Per chi tiferò domani?
“L’affetto per l’Albania lo conoscete e quando non gioca contro l’Albania tifo per l’Italia. Ma domani non tifo certo Italia, andrebbe contro i miei interessi… Se venisse fuori un 3-3 o un 4-4 sarebbe straordinario. E’ una festa per noi, un’amichevole migliore non potevo aspettarmela. Sono particolarmente emozionato, domani quando sentirò i due inni mi commuoverò, sicuramente”.

 

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(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Perché non siamo al Mondiale?
“Il discorso è un po’ lungo… Bisognerebbe che ci trovassimo per parlare di tante cose. I settori giovanili in Italia sono composti quasi interamente di stranieri. In passato c’erano blocchi di Juventus, Inter e Milan, ora Mancini deve invece pescare dappertutto, sono pochi i giocatori di squadre con esperienza internazionale. In ogni partita basta un niente, in queste gare sei dentro o fuori, non è il campionato dove puoi recuperare. Non ci sono squadre che puoi prendere sottogamba, ma il problema principale è che in Italia ci sono tantissimi stranieri. L’Italia senza due Mondiali è tosta, per 12 anni non vedremo il Mondiale”.