Alvaro Morata, un Europeo fra record e minacce di morte

Alvaro Morata

(Photo: David Klein / Sportimage )

Cala il sipario sull’Europeo della Spagna. L’ultimo atto lo sigla proprio quel giocatore osannato da Luis Enrique in conferenza stampa: Alvaro Morata. Il tecnico giallo-rosso aveva voluto fortemente il giocatore della Juve nella sua selezione, dicendo di lui: “Non credo che ci sia un solo allenatore al mondo che non ammiri ed elogi un giocatore come Alvaro Morata”.

L’Europeo di Morata, però, è stato un’altalena di emozioni in chiaro/scuro. Croce e delizia di una Spagna che ha brillato, ma deluso le aspettative. Entrato al 62′ del secondo tempo di Italia-Spagna, il giocatore ha completamente spaccato la partita. Servito da Daniel Olmo, ha freddato Gigio Donnarumma da distanza ravvicinata, trascinando la Roja fino ai calci di rigore. Morata ha poi sbagliato il calcio di rigore, condannando la Spagna a vedere la finale dallo poltrona.


Alvaro Morata, miglior marcatore spagnolo degli Europei

Il minutaggio di Euro 2020 di Alvaro Morata si attesa sui 451′ giocati, partendo quasi sempre titolare nella sfida. Il tabellino finale del giocatore vede all’attivo tre gol realizzati, mai banali. Pesanti i gol contro la Croazia e ieri sera contro l’Italia. La statistica di OptaPaolo dimostra l’importanza del giocatore per la Spagna, diventando il miglior marcatore della competizione al pari di Fernando Torres.


Le critiche e le minacce di morte

L’Europeo di Morata era iniziato sottotono, con prestazioni altalenanti. Questo suo inizio turbolento gli era valso critiche e minacce di morte indirizzate alla famiglia del calciatore, da parte di chi non aveva gradito le prime prestazioni a questo Europeo. Salvo poi essere essere osannato come eroe nazionale una decina di giorni dopo.

Dipinto come centravanti che segna poco, attaccante che sbaglia gol facili, il calciatore si è però distinto per la qualità dimostrata nel dare sostegno alla squadra. I paragoni con centravanti puri come David Villa o Fernando Torres hanno dato non pochi malumori, salvo poi far ricredere la stampa internazionale a suon di gol e prestazioni all’altezza della caratteristiche tecniche del numero 7 spagnolo.