Arsenal

(Photo by JASON CAIRNDUFF / POOL / AFP)

1 novembre 2020. Risale a quasi un mese fa l’ultima vittoria dell’Arsenal in campionato. Era una vittoria prestigiosa, in casa del Manchester United, per 1-0. Da allora però sono arrivate due sconfitte ed un pareggio. La squadra di Arteta, dopo un buon inizio, è sprofondata al quattordicesimo posto. Cosa sta succedendo?

Non era partita male la stagione dell’Arsenal, iniziata con la vittoria del Community Shield ai danni del Liverpool di Klopp. Le prime partite di Premier League sembravano confermare le sensazioni iniziali: Nelle prime 4 partite aveva collezionato 9 punti, perdendo l’unica partita contro i campioni in carica del Liverpool.

Ma dopo la vittoria contro lo Sheffield, datata 4 ottobre, le cose hanno iniziato a prendere una piega negativa. Prima è arrivata la sconfitta di misura contro il Manchester City di Guardiola all’Etihad; poi con lo stesso risultato è arrivata la sconfitta in casa contro il Leicester. La vittoria contro lo United è stato un fuoco di paglia, e la settimana dopo gli uomini di Arteta sono stati travolti per 3-0 dall’Aston Villa. Dopo aver raccolto un punto contro il Leeds nonostante l’inferiorità numerica per quasi un tempo, due giorni fa è arrivato l’ennesimo passo falso, contro il Wolverhampton, che ha sbancato l’Emirates per 2-1.

Il dato che deve maggiormente far riflettere Arteta sono il numero di gol fatti: solamente due nelle ultime sei partite. Eppure i Gunners dispongono di un attacco di tutto rispetto, con giocatori del calibro di Aubameyang, Willian e Lacazette. L’ex Borussia Dortmund però ha segnato solo due gol in questo campionato, contro il West Ham alla seconda giornata e nell’ultima vittoria contro lo United. Non ha fatto molto meglio Lacazette, autore di tre reti, tutte nelle prime tre giornate di Premier. Il francese è a digiuno dal 28 settembre, più di due mesi senza gol sono decisamente troppi per uno come lui. Peggio di tutti ha però fatto Willian, ancora a secco da inizio campionato e autore di soli tre assist.

I gol subiti non sono tanti (12 in dieci giornate), ma i gol fatti sono troppo pochi (10, di cui 8 nelle prime quattro giornate). La morale dalle parti del nord di Londra è piuttosto chiara: se gli attaccanti non tornano a segnare, l’Arsenal non torna a vincere.