Arsenal: una straordinaria serie di scelte sbagliate

Inizio di campionato disastroso, ma non casuale, per l’Arsenal.
Le troppe scelte sbagliate degli ultimi anni da parte di Edu, al secolo Eduardo César Gaspar, hanno portato l’Arsenal lontano dalla vetta del campionato inglese, con l’esclusione lo scorso anno da ogni competizione europea. La proprietà americana chiederà prima o poi spiegazioni a Edu che questa squadra l’ha disegnata assecondato anche da Mikel Arteta che guida la squadra dal 2019 dopo tre anni da vice di Guardiola proprio in quel Manchester City che oggi ha affondato i Gunners per 5-0.
L’allenatore spagnolo non è mai andato contro il direttore tecnico, ma gli acquisti  così come cessioni e rinnovi di contratti sono state tutte operazioni pensate da Edu ed è giusto che sia lui a doverne rispondere per primo dopo 162 milioni spesi sul mercato senza rendere la squadra migliore, almeno per ora.

Tutte le mosse sbagliate dall’Arsenal

Edu ha rinnovato i contratti di giocatori con con il blasone della squadra del Nord di Londra centrano poco come Cedric, Pablo Marì e per concludere, il rinnovo costoso del prestito di Ceballos.
L’Arsenal poi ha deciso di andare forte su Odegaard, considerato dal Real e da Ancelotti l’ultimo nelle gerarchie del  centrocampo ma Edu lo ha comunque pagato 30 milioni.
Se dovesse rimanere Leno, portiere titolare anche oggi contro il City e che può essere tranquillamente il titolare tra i pali, l’Arsenal ha pagato all’incirca altri 30 milioni il secondo portiere Ramsdale.
Negli ultimi anni sono arrivati ai Gunners giocatori come Willian con un contratto faraonico, Thomas Partey a 50 milioni e Nicholas Pepè a 80 milioni.
Per tutta questa estate è stata fatta una grande campagna mediatica sulla maglia numero 10 a Smith Rowe, di belle prospettive e con una stagione alle spalle giocata molto bene ma che rimane un ragazzo del vivaio e per una squadra che punta a tornare al vertice o, perlomeno al top, la 10 deve avere un peso specifico importante. Una 10 che nel corso della storia dell’Arsenal è stata indossata da giocatori come Brady, Bergkamp, e Ozil.
Questi sono solo alcuni dei problemi di una squadra che dopo l’addio di Wenger non è riuscita più, se non per alcuni brevi periodi, a convincere di essere ancora una delle grandi squadre inglesi.

Un’esonero non risolverà i problemi

Ovviamente a stagione iniziata i problemi si pensa di risolverli con un esonero di Arteta che ci può stare vedendo i risultati, ma il nuovo manager che arriva troverà sempre una situazione tecnica difficile da gestire non perché manchino giocatori di livello (Saka e Tierney) ma per la quantità di giocatori strapagati, disfunzionali e medocri. I soldi, come visto dall’ultima finestra di mercato ci sono, ma sarebbe utile trovare qualcuno che sappia spenderli e investirli su un’idea concreta di progetto.