Atalanta, Gasperini: “Gosens fuori almeno 2 mesi”

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Parla Gian Piero Gasperini in vista del big match contro il Milan. Prima partita senza Gosens, indisponibile per un problema muscolare a tempo indeterminato. Infatti la prima domanda è proprio sul terzino tedesco:

Ci sono Maehle e Pezzella, non ho intenzione di cercare altre cose. Posso ribadire quanto detto dai medici. Difficile dire i tempi con esattezza, ma i tempi sono lunghi. Non meno di due mesi: è stato un infortunio serio, è stato un movimento strano. Inizialmente pensavamo al ginocchio, ma è un infortunio abbastanza serio.

Uno sguardo alle due grandi sfide giocate nell’ultima settimana:

“Dopo due impegni molto difficili e impegnativi sia con Inter e Young Boys siamo usciti bene, non dico che ci sia entusiasmo ma c’è credibilità. Sarà una sfida importante contro il Milan per tutte e due le squadre. Sono state due partite diverse, a Milano molto più aperta, in Champions è stata più a senso unico. Ma abbiamo dimostrato di essere in un buon momento“.

Toloi, Palomino e Demiral?
“Stanno bene tutti e tre, li valuteremo oggi”.

Muriel è pienamente recuperato?
“Ha già giocato, fisicamente è guarito”.

Che Milan si aspetta?
“Mi aspetto un avversario molto propositivo, è chiaro che la sconfitta dell’altra sera è un brutto ko per la Champions, ma tutto può cambiare. Il Milan è cresciuto molto, sta raccogliendo dei risultati frutto della prestazione. Abbiamo una bella determinazione per affrontare questa sfida. Il Milan è cresciuto perché ha tanti giovani, Pioli ha fatto sicuramente un grandissimo lavoro se pensiamo a un anno e mezzo fa. È una squadra che è cresciuta soprattutto con l’inserimento di tanti giocatori, soprattutto in attacco. Questo gli permette di avere alternative alla mancanza di Ibra. Ha fatto sicuramente un bel salto sia sul mercato che sul campo. Sta raccogliendo risultati e consensi. Stando agli scontri degli ultimi mesi possiamo giocare con le nostre armi”.

Toloi è cresciuto tanto con la nazionale.
“È stata un’iniezione di fiducia, è un incentivo e una spinta. Malinovskyi? Si aspettava la mancata convocazione, avrà tempo e modo per riprendersi”.

Ilicic?
“Potrebbe essere la sua domenica come quella di tutti. È importante che tutti siano nella situazione per poter dare il massimo. Giocano 15-16 giocatori viste le sostituzioni, ognuno può essere determinante. Poi potrebbe anche giocare dall’inizio, non ho ancora scelto. Posso dire che si sta impegnando con grande volontà, ci tiene tanto. Mercoledì era dispiaciuto per non essere entrato, ma è un buon segnale. Si sta allenando per trovare la giusta condizione”.

L’assenza di Gosens può sbloccare Maehle?
“Non credo sia uno sblocco psicologico, ma in nazionale ci sono competizioni diverse rispetto al campionato, ci sono spazi differenti”.

Questione portieri: Donnarumma è stato sostituito alla grande da Maignan.
“Ci sono tantissimi portieri bravi, ma vale anche per altri ruoli. Alcuni giocatori ritenuti determinanti, che poi sono andati via, sono stati sostituiti. Il Milan, come altre squadre, ha dimostrato di saper vendere e rinforzarsi”.

Miranchuk?
“Non riesco a far giocare 25 giocatori, massimo 16 viste le 5 sostituzioni. Nel calcio continuo a dire che avere tanti numeri non è la cos migliore. Dobbiamo essere un gruppo forte, se ci sarà tempo e spazio per fare altri inserimenti. È un ragazzo per bene, il tutto si riduce alle scelte tecniche. Quando uno non gioco vengono fuori problemi e incompatibilità, ma io farò sempre scelte tecniche e a quelle mi affido”.

Che gara si aspetta?
“Ogni partita è diversa. Al di là della doppietta di Kessié su rigore non è stata una partita fantastica. Non vedo proprio tutte le partite del Milan, avrà fatto qualche gara sottotono, ma è un giocatore straordinario. Ha tutte le credenziali”.

Demiral?
“Ha fatto sempre delle buone partite, con qualche incertezza, ma l’altra sera ha fatto una gara importante. Ha la stessa età di Romero, ha margini. Negli ultimi due anni ha giocato pochissimo, sta crescendo anche a livello di condizione. È un giocatore preso per sostituire nel miglior modo Romero“.

Il vero De Roon lo abbiamo visto con lo Young Boys. Domani avrà una motivazione in più?
Quattro giornate sono state pesanti, nella sosta per le nazionali ha giocato pochissimo. Giocando ritrova maggior fiducia, aveva bisogno di un po’ di rodaggio. Ha fatto sempre delle buone partite. Ne giochiamo talmente tante che non ci ricordiamo più quella col Villarreal. È un episodio che per lui non era mai successo, ha pagato e ora adesso penserà a giocare“.