Atalanta, il Marsiglia rinuncia a Malinovskyi. Occhio alla Premier

Atalanta Malinovskyi

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Atalanta continua ad essere alla ricerca di possibili acquirenti per Ruslan Malinovskyi. Secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, la società che sembrava più interessata, l’Olympique Marsiglia, si è tirata indietro nelle ultime ore. Il fantasista ucraino è finito nel radar del club francese già in estate, ma c’erano diversi ostacoli, primo tra tutti l’aspetto economico. Dato il ristretto minutaggio, la società bergamasca vorrebbe cedere l’ex Genk a gennaio.

Atalanta Malinovskyi
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Atalanta: l’offerta del Marsiglia per Malinovskyi

Il Marsiglia in estate aveva mostrato il suo interesse per Malinovskyi, in rotta con il club e soprattutto con Gasperini. I francesi avevano provato a proporre Cengiz Under all’interno di uno scambio che avrebbe portato il giocatore ucraino in Provenza. L’Atalanta non era convinta, sia perché voleva monetizzare sia perché voleva sfoltire il numero di giocatori offensivi. La situazione, ad oggi, non è cambiata e i bergamaschi cercano ancora acquirenti. Il Marsiglia ha fatto le sue valutazioni e ha capito che in questo momento Malinovskyi non può essere acquistato, data anche la volontà del club francese di investire su profili giovani che permettano plusvalenze future.

Atalanta Malinovskyi
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Attenzione alla Premier League

La volontà di monetizzare che ha l’Atalanta è dovuta anche alle attenzioni di alcuni club di Premier League per Malinovskyi. L’ucraino aveva già ricevuto un’offerta dal Nottingham Forest in estate, ma alla fine la trattativa non si è concretizzata. Il giocatore continua ad avere ammiratori in Inghilterra, su tutti il Tottenham di Conte. Sicuramente, Malinovskyi è ormai diventato un corpo estraneo all’Atalanta e serve una cessione a gennaio. La società bergamasca valuta la partenza a titolo definitivo, mentre gli Spurs sarebbero più interessati ad una soluzione basata sul prestito con diritto di riscatto, con un’operazione simile a quella che portato Pierluigi Gollini a Londra la scorsa estate.