Atletico Madrid, voglia di confermarsi leader e ‘spezzare’ il duopolio

Atletico Madrid

(Photo: Ruben Albarran/PRESSINPHOTO)

1-0 all’Elche e seconda vittoria in due partite per l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. In attesa del match di stasera tra Getafe e Siviglia, i colchoneros si prendono già la momentanea vetta solitaria della Liga. 3 punti nuovamente nel segno di Angel Correa, autore di tutti e tre i gol segnati dall’Atleti nelle due uscite stagionali. Nessun gol subito su azione (quello incassato contro il Celta Vigo è arrivato su rigore, ndr) e una stagione pronta a rivedere gli attuali campioni di Spagna desiderosi di non fermarsi al successo della passata stagione. Le due superpotenze Real Madrid e Barcellona non vanno oltre il pareggio, rispettivamente contro Levante ed Athletic Bilbao. Complici i gravi problemi finanziari affrontati dalle due, l’Atletico punta a conquistare lo scettro di leader del campionato iberico.


Dalla stagione 2004/05 a quella 2020/21, in sole due occasioni il campionato spagnolo ha visto primeggiare una squadra che non fosse quella delle merengues o dei blaugrana. Ci è riuscito proprio l’Atletico Madrid la scorsa stagione, così come ci riuscì nella stagione 2013/14 quando fu cocente la sconfitta in finale di Champions League contro i cugini del Real Madrid, alla prima gestione di Carlo Ancelotti. I colchoneros, ora, puntano a spezzare il duopolio creatosi negli ultimi 17 anni, confermandosi ancora davanti a Real e Barcellona.


L’Atletico Madrid come l’Athletic Bilbao

Vincere aiuta a vincere. Ci si metta poi la statistica a motivare ancor più gli uomini di Simeone. Infatti, è dal biennio 1982-84 che, per almeno due stagioni consecutive, il campionato spagnolo non viene conquistato né da Real Madrid né dal Barcellona. Al tempo fu l’Athletic Bilbao a prevalere, negando il dominio incontrastato delle regine della Liga, già interrotto della Real Sociedad vincitrice di due scudetti consecutivi nelle stagioni 1980/81 e 1981/82. La storia chiama, l‘Atletico Madrid è pronto a rispondere per sovvertire le gerarchie di un campionato storicamente riservato a due grandi elette.