Nizza-Marsiglia: son tornati i tifosi, ed anche gli stupidi

Nizza-Marsiglia

NorbertScanella/PanoramiC via Imago

Sono bastate poche settimane ed eccoli lì: gli stupidi del calcio. Inevitabile, un po’ come le code nei parchi divertimento, ma senza gold pass che tenga. Poche settimane di campionati europei e già la prima partita sospeso per scontri sugli spalti e persino in campo. Nizza-Marsiglia era il derby della Costa Azzurra, si è trasformato nel derby della vergogna.

L’episodio clou intorno al 75′, ma in verità era iniziato tutto molto prima. Per tutta la gara i tifosi del Nizza si sono resi protagonisti di cori offensivi verso il Marsiglia e di lanci di oggetti in campo. Quando al 75′, con il Nizza in vantaggio per 1-0, Payet viene colpito alle spalle da una bottiglietta lanciata dai tifosi rossoneri, non ne può più e scade nella stessa idiozia dei supporters di casa. Il centrocampista dell’OM raccoglie le bottigliette lanciate dai tifosi del Nizza ed inizia a lanciarle a sua volta contro gli stessi supporters scatenando l’inferno. Diversi giocatori dell’OM iniziano la guerra di bottigliette ed oggetti vari contro i tifosi del Nizza che, a quel punto, decidono bene di invadere il campo ed iniziare la caccia all’uomo nei confronti dei calciatori marsigliesi. Inutili i tentativi degli steward di arginare i tifosi: è rissa che, anzi, si diffonde anche tra calciatori e membri della panchina delle due squadre. Sampaoli viene trascinato di forza fuori dal campo e la partita viene ovviamente sospesa.

Dopo quasi un’ora di attesa, con l’arbitro orientato verso la sospensione definitiva della partita, la Ligue francese opta per la ripresa del gioco, ma il Marsiglia non ci sta: “Non ci sono i presupposti per tornare in campo”, le parole di Longoria, presidente dell’OM. L’Olympique torna a casa e Nizza-Marsiglia finisce 1-0, almeno per il momento.

La notizia, però, non è il risultato della gara, ma che con il ritorno dei tifosi son tornati anche gli stupidi. Meglio il silenzio? In certe circostanze, forse, sì, ma un pugno di idioti non può cancellare la gioia per il ritorno dei tifosi, quelli veri, sugli spalti: perché il ruggito di gioia del vero calcio deve essere più forte del miagolio degli stupidi.