Ballardini cala il poker e fa all-in sul Genoa

Genoa Ballardini

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Davide Ballardini è l’artefice della rinascita del Genoa in questo avvio di stagione. Il tecnico si è seduto sulla panchina rossoblù, sostituendo l’esonerato Rolando Maran, totalizzando due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ossia gli stessi punti fatti dal suo predecessore in tredici giornate. L’impatto di Ballardini è stato positivo, frutto anche di esperienze pregresse che gli hanno permesso di calarsi subito nella mentalità genoana. Lui che, in passato, ha vissuto (e salvato) il Genoa per tre volte. Com’è il detto? Non c’è tre senza quattro. Ehm…

Ballardini esordisce sulla panchina del Genoa: la stagione 2010/11

Chiamato per rimpiazzare Gian Piero Gasperini nel novembre 2010, conclude la stagione al decimo posto (51 punti totali, di cui 40 collezionati dal suo approdo) vincendo entrambi i derby di Genova. Un ottimo lavoro che, però, non vale la riconferma da parte del presidente Enrico Preziosi, che lo libera dal contratto nell’estate 2011.

Il ritorno a Genova: la parentesi 2013/14

Ballardini fa ritorno al Genoa per la seconda volta, prendendo le redini di una squadra lasciata in grande difficoltà da Luigi Delneri. La partenza è entusiasmante: 1-1 contro la Juventus e vittoria per 3-2 contro la sua ex Lazio, ma il tempo peggiora la situazione e porta il Genoa a salvarsi solamente con una giornata di anticipo rispetto alla fine del campionato. Addio Ballardini, c’è Fabio Liverani per l’annata successiva.

La stagione 2017/18 e l’illusione della riconferma

Il salvatore Ballardini deve ripetersi. Il Genoa ha nuovamente bisogno di lui per uscire dalle sabbie mobili ed evitare l’incubo della Serie B. Il 6 novembre 2017 firma un accordo fino al termine della stagione, consapevole dell’imprevedibilità di Preziosi. Sostanza e cattiveria agonistica contraddistinguono ancora una volta la sua formazione, capace di archiviare le difficoltà vissute nei mesi precedenti e guadagnare una salvezza più che tranquilla. Questa volta il patron genoano non ha alternative: Ballardini viene riconfermato in panchina, ma con i riflettori sempre puntati addosso. Dopo otto partite stagionali (considerando anche la Coppa Italia), il suo esonero viene messo nero su bianco nonostante sia a tre punti dalla zona Champions League con una partita ancora da disputare. Le solite scelte discutibili di Preziosi, il cui astio nei confronti del suo allenatore. Fortunatamente, per Ballardini contano i numeri.