Verona-Crotone, tra sogni europei e punti salvezza

Alle 15, di scena al Bentegodi Verona-Crotone

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il match

Alle 15, al Bentegodi, di scena Verona-Crotone, con gli scaligeri che sognano l’Europa e i calabresi la salvezza. Ambizioni diverse, ma motivazioni altrettanto importanti, nonostante le due squadre siano divise da 15 punti in classifica. Un divario che, sulla carta, lascia poche speranze agli uomini di Stroppa, che vengono da due sconfitte consecutive, rotonde ma non inattese, contro Inter e Roma. Juric, invece, nelle ultime due ha infilato 4 punti, grazie alla vittori di misura sullo Spezia e al pareggio su un redivivo Torino.

Il momento dell’Hellas

Per Verona-Crotone, le scelte di Juric saranno dettate più che altro dalle disponibilità. Dawidowicz è fuori causa, e in difesa, al fianco di Magnani e Lovato, dovrebbe giocare Gunter. A meno che il tecnico scaligero non decida di rischiare Ceccherini, ancora non al meglio. Chi avrà di sicuro una chance è Ilic, a centrocampo, accanto a Tameze e al posto di Veloso, anche lui ai box. Scontate anche le presenze di Faraoni e Dimarco sulle fasce, che ha ormai scavalcato Lazovic, ancora in infermeria. Davanti, la coppia chiamata a scardinare la difesa dei calabresi, sarà composta da Barak e Kalinic, innescati, ovviamente, da Zaccagni. Ecco, se il Verona ha un punto debole, è proprio nell’incapacità di segnare: sin qui, appena 20 reti in 16 partite. Un limite che trova il suo contrappeso naturale nella difesa più ermetica, insieme a quelle di Napoli e Juventus, della Serie A: solo 15 gol subiti, anche per merito di un sorprendente Silvestri tra i pali.

Il momento del Crotone

Qualche problema in meno, verso Verona-Crotone, per Stroppa, che ha a disposizione quasi tutta la sua rosa. Ci saranno cambiamenti, rispetto alla partita casalinga persa contro la Roma. A partire dalla difesa, con la solita linea a tre davanti a Cordaz: confermato Golemic, con Djidji e Luperto ai lati, al posto di Magallàn e Cuomo. A centrocampo, sulla fascia destra torna Molina, impiegato da mezzala nell’ultima giornata, in mezzo ancora Zanellato e Eduardo. Chiude la cerniera Reca, confermato sull’out di sinistra. Sarà un 3-4-1-2, con il gioiellino Messias, vera sorpresa dei pitagorici sin qui, dietro alle due punte di peso, Rivière e Simy. Sceglie un assetto offensivo, ai limiti della spericolatezza, Stroppa, per cercare di scardinare la difesa gialloblu.