Barcellona: e se fosse Koeman l’uomo giusto?

Koeman ha più di un grattacapo dopo l'eliminazione in Champions - Imago

Koeman ha più di un grattacapo dopo l'eliminazione in Champions - Imago

Entrato in punta di piedi e in un momento di caos generale, Ronald Koeman non ha mai avuto la piena certezza di essere l’allenatore del Barcellona anche per le prossime stagioni. Il tecnico olandese ha dovuto fare i conti con la volontà di Leo Messi, con i problemi societari e con una squadra davvero molto acerba.

Barcellona: fiducia a Koeman

All’inizio la situazione sembrava essere davvero drastica, anche per quanto concerne l’aspetto tattico. Passare da una squadra storicamente offensiva ed equilibrata allo stesso tempo ad un gioco frenetico e senza punti di riferimento aveva mandato in confusione sia gli addetti ai lavori che i tifosi del Barcellona.

Con il tempo però ci siamo abituati a questo cambio di mentalità blaugrana, con una squadra caratterizzata da una veste tattica e da un concetto di base diverso rispetto agli ultimi anni. Linea del pressing alta e gestione della palla veloce nella metà campo avversaria: osservando il Barcellona la prima cosa che si nota è la posizione super avanzata dei centrali difensivi, quasi a voler ingabbiare letteralmente il proprio avversario nella sua metà campo. Con lo spostamento di De Jong da centrale il Barcellona ha trovato un regista ed un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo della manovra. De Jong fa capire esattamente cosa richiede Koeman, seppur non proprio impeccabile dal punto di vista difensivo. Da lì si sviluppa una manovra senza dubbio più verticale del solito, dedita a cercare gli inserimenti di Dembelé e Griezman prima e di Dest e Jordi Alba poi. Le fasce vengono sfruttate tanto, più di quanto siamo abituati a vedere all’ombra del Camp Nou. E poi infine, non per importanza, c’è la posizione di Leo Messi: l’argentino ci ha messo del tempo a trovare un equilibrio in questa stagione ma adesso è tornato a viaggiare sui suoi ritmi. Osservando il 10 blaugrana si scopre come abbia totale libertà nel giocare il pallone: spesso e volentieri l’argentino scende quasi a limite della propria area di rigore per dare una mano in fase di impostazione. I continui dialoghi con Pedri lo fanno poi avanzare e diventare, con pazienza, determinante anche in fase offensiva. Non a caso è il capocannoniere della Liga, pur giocando inizialmente in una posizione apparentemente più arretrata del solito.

Insomma, carta libera ai punti di riferimento storici e indicazioni tattiche ben precise per i calciatori giovanissimi presenti in rosa. Un mix perfetto per mettere tutti d’accordo. Dopo uno scetticismo iniziale Koeman sta iniziando a far emergere il proprio lavoro e adesso non è più così assurdo pensare ad una sua permanenza per dare continuità ad un progetto che sembra essere finalmente tornato ad essere vincente.

Messi Griezmann
(Photo by Joma Garcia. via Imago Images)