Barcellona, il Laporta-bis tra Messi e la guerra alla UEFA

Barcellona

(Photo by imago/Alterphotos)

A marzo è stato rieletto presidente del Barcellona, dopo essere già stato investito della carica tra il 2003 e il 2010. Si parla di Joan Laporta, tornato alla guida del club catalano. Il primo tema della nuova campagna laportiana, fino a settimane addietro, era senz’altro il rinnovo del contratto di Leo Messi. Ora, il Barcellona decide di portare avanti la battaglia contro la Uefa per la SuperLeague.

Nei primi giorni successivi alla caduta del progetto, il presidente Uefa Ceferin si era mostrato ‘accomodante’ nei confronti del Barcellona, riconoscendo il possibile errore dovuto al fresco avvicendamento ai vertici del club. Lo stesso Joan Laporta, nei giorni del caos, aveva allentato la presa parlando di “decisione che aspetta l’ultima parola dei soci, il progetto esiste ancora ma siamo favorevoli ad un dialogo con la UEFA“.

Laporta e il Barcellona scelgono il fronte dei congiurati

Dopo l’annuncio dell’accordo tra 9 club e il massimo organo calcistico europeo, il Barcellona ha scelto di schierarsi al fianco di Juventus e Real Madrid. Il comunicato congiunto dei tre club ancora invisi a Ceferin, ha sciolto ogni riserva e prospettato i connotati di quella che potrebbe essere una vera e propria guerra. Una guerra in cui Laporta ha scelto di schierarsi con i congiurati. Un inizio decisamente in salita ma che, il neopresidente, sembra ben disposto ad affrontare.

Il primo passo sarà sicuramente la ricerca dell’accordo con Messi. Dopodiché, stando alle indiscrezioni, il Barcellona è pronto ad andare anche al TAS al fianco della Juventus e del Real Madrid, qualora la UEFA passasse dalle parole ai fatti escludendo le tre Superleghiste.  Probabilmente non se lo aspettava così il suo secondo mandato da presidente ma, visto il pesante indebitamento del club, così come di Real e Juve, è probabile che nelle menti dei vertici della SuperLeague, vi sia un cosiddetto piano B. Nonché una necessità assoluta di attingere ad altri tipi di ricavi, visto il momento di crisi pandemica. Una cosa è certa, sarà un’estate molto calda sul fronte SuperLeague-UEFA.