Barcellona, Messi: è tornata la Pulce

(Photo by ANDER GILLENEA/AFP via Getty Images)

Dici Barcellona e pensi a Lionel Andrés Messi, pensi alla poesia e a tutto il calcio che sgorga dai piedi e dalla mente di uno dei più grandi interpreti di questo sport nella storia. Una carriera spesa a difendere e ad onorare i colori blaugrana dei catalani. 752 volte dalla stessa parte della barricata, 648 volte con il pallone che gonfia la rete alle spalle del portiere avversario. Basterebbero questi freddi numeri per descrivere la grandezza di Messi, ed in realtà saremmo ancora lontani da capirne l’importanza. Messi è un modo di pensare, è un modo di stare al mondo di chi ha deciso che la bellezza e la fantasia valgano più di tutto il resto. Certo, ben vengano le coppe, i titoli, gli scudetti, i palloni d’oro, ma Messi principalmente è un’idea. Un pensiero che quest’estate sembrava in procinto di separarsi dal Barcellona. “Andrà all’Inter“, dicevano. Poi si è scoperto che la squadra maggiormente interessata era il Manchester City di tale Pep Guardiola.

Lionel Messi ha detto la sua, senza giri di parole, voleva andare. E’ rimasto a Barcellona prigioniero di un ultimo anno di contratto e dell’affetto di un popolo che lo ha amato e lo ama in modo viscerale. Il club catalano nel frattempo ha cambiato, sono andati via dei punti di riferimento importanti per l’argentino come Luis Suarez ed Arturo Vidal, il presidente si è dimesso. E’ cambiato anche l’allenatore, è arrivato quel Ronald Koeman che in cuor suo ha sempre sperato di godersi il Messi che conosciamo tutti. Come dargli torto d’altronde. La Pulce ci ha messo un pò a carburare, a rituffarsi di nuovo in una realtà che conosce a memoria. Nelle ultime partite è tornato il giocatore che il mondo ha ammirato per anni. Complice un’intesa naturale con il giovane canterano Pedri e di un feeling ritrovato con Antoine Griezmann. Il numero dieci è tornato a fare quello che da sempre gli riesce meglio: incantare con il pallone tra i piedi.

Gol a grappoli, sono 14 in 21 presenze stagionali, assist in quantità industriale ed un Barcellona che pian piano sta risalendo le posizioni in classifica ne’ La Liga. Lionel Messi forse andrà via comunque alla fine della stagione, magari raggiungerà davvero il suo mentore Guardiola in Inghilterra. Non prima però di aver ribadito e mostrato a tutti la sua classe e la sua grazia nelle movenze su quel rettangolo verde.

La Pulce è tornata, o forse, semplicemente, non se n’era mai andata.