Bari, il progetto De Laurentiis non decolla: tutti i numeri

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Una ventata di ottimismo in un ambiente che da anni vive più dolori che gioie. Così è stato accolto a Bari l’arrivo in panchina di Massimo Carrera, un allenatore che dopo essersi fatto le ossa al fianco di Antonio Conte è andato a togliersi soddisfazioni in giro per il mondo, soprattutto in Russia.

Bari è una delle piazze storiche del calcio italiano. Immediatamente le immagini che scorrono nella mente sono quelle del particolare profilo del San Nicola, gli esordi di Cassano, mister Fascetti o la giovane promessa degli anni 90 Hugo Enyinnaya.

Dal 2018, la proprietà del Bari è passata nelle mani del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Dopo la promozione dalla D alla Serie C, però, il progetto sembra essersi ancorato.

Nel giro di tre anni, De Laurentiis ha investito 20 milioni nella società pugliese: si sono succeduti 4 allenatori, 2 direttori sportivi e 65 calciatori sono passati dagli spogliatoi del Bari. In tutto questo si aggiungono gli ingaggi, i più alti di tutta la Serie C. Nonostante l’impegno economico, però, i risultati stentano a decollare. La politica è stata quella di puntare su calciatori esperti – oltre che su esuberi del Napoli – per tentare una veloce risalita. Nella passata stagione il Bari è uscito sconfitto dalla finale dei playoff giocata contro la Reggiana e oggi si trova al secondo posto, ma a 14 punti di distanza dalla Ternana capolista.

Appare scontato, a questo punto, che il Bari dovrà di nuovo affrontare i playoff per tentare la promozione in Serie B. Ad oggi, però, il bilancio dell’esperienza De Laurentiis può essere valutata come negativa. L’ambizione del presidente si è scontrata contro le difficoltà di un campionato complicato come quello di Serie C. Non basta collezionare le figurine dei migliori calciatori della categoria e appiccicarle insieme: quello che serve al Bari è un progetto onnicomprensivo che porti stabilità all’interno del club e che funga da stabili fondamenta per una crescita, magari non esponenziale, ma costante e sostenibile.