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Tot ziens, bis später, au revoir o molto più semplicemente: arrivederci Belgio. E’ la fine della famosa generazione d’oro che tutti hanno esaltato e osannato come imbattile. I Diavoli Rossi sono crollati, non sono riusciti a battere l’Italia e ciò che li rimane è il primato nel ranking Fifa senza aver mai vinto nulla, di fatto. La generazione d’oro dunque ha fallito e ora il Belgio si trova di fronte a un vero e proprio baratro. 

Se è vero che Lukaku e De Bruyne possono ancora dare tanto visto che hanno 28 e 30 anni (e il mondiale è solo l’anno prossimo), non si può dire lo stesso di molti altri giocatori. Partendo dalla difesa, il ciclo composto da Alderweireld (32), Vermaelen (35) e Vertonghen (34) sembra giunto alla fine. Così come quello dei vari Witzel (32) e Meunier (29, ma non più lo stesso di un tempo) passando anche per Eden Hazard. Quest’ultimo forse è il pezzo più pregiato che il calcio belga abbia sfornato assieme a De Bruyne ma il suo trasferimento al Real Madrid ne ha condizionato e non poco la carriera con infortuni e discontinuità. Hazard ora ha 30 anni e il prossimo anno ne farà 31 quando si aprirà la competizione mondiale. Forse per lui ancora una piccola speranza di conquistare qualcosa c’è ma lo dovrà fare con una difesa nuova, senza Dries Mertens (34) e molti altri giocatori che sono arrivati alla fine della loro esperienza in Nazionale.

Le nuove speranze del Belgio

Chi c’è di nuovi prospetti in casa Belgio? Sicuramente ieri il migliore in campo dei Diavoli Rossi è stato l’esterno del Rennes Doku che ha solo 19 anni. Forza fisica, dribbling e velocità che hanno messo in difficoltà Di Lorenzo per buona parte della gara. Però, in questo Euro2020, oltre a lui, i nuovi talenti non ci sono in casa Belgio. Il difensore centrale che aveva iniziato questa manifestazione da titolare, ovvero Jason Denaier (26) ha deluso le aspettative regalando addirittura un gol alla Danimarca nel match del girone poi vinto 2-1. Insomma, un ciclo da ricostruire che di certo non sarà facile.