Benevento-Inter, Conte: “Che goduria la mia squadra”

Inter Milan's Italian coach Antonio Conte shouts instructions during the Italian Serie A football match Inter vs Fiorentina on September 26, 2020 at the Giuseppe-Meazza (San Siro) stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida contro il Benevento, valida per il recupero della prima giornata. Il tecnico dei nerazzurri, reduci dal successo ottenuto in extremis contro la Fiorentina, ha risposto alle domande dei giornalisti.

Sulle insidie che nasconde la trasferta di Benevento: “Sarà una partita tosta. I nostri avversari nella scorsa stagione hanno dominato il campionato di Serie B. Conosco bene Filippo Inzaghi, è malato di calcio come me.  Lo conosco anche dal punto di vista caratteriale e per ciò che può dare alla squadra. Nella prima partita erano sotto nel punteggio per 2-0 dopo 20′, si rischia l’imbarcata, invece loro hanno reagito. Dobbiamo fare molta attenzione“.

Sul momento che sta vivendo l’Inter: “Stiamo sicuramente meglio rispetto allo scorso anno. Sono rientrati dai prestiti giocatori importanti. In mezzo al campo, dal punto di vista numerico stiamo abbiamo più calciatori e questo è un bene. Oggi siamo più protetti a centrocampo e questo è importante perché si affronta una stagione anomala. Mi auguro di averli tutti a disposizione come adesso”.

Continuando sulla polemica delle 5 sostituzioni: “In questa cosa non voglio entrarci, perché so che le mie parole spesso vengono strumentalizzate. Noi ci dobbiamo adeguare ai regolamenti, non siamo noi a decidere”.

Sul mercato: “Penso che sia più giusto che di mercato parlino i dirigenti. Io, da allenatore, spero solo che finisca alla svelta, perché a volte i calciatori durante questo periodo perdono serenità”.

Concludendo sulla partita contro la Fiorentina: “A me la partita è piaciuta molto, l’ho detto anche ai ragazzi, me la sono gustata perché mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista. Abbiamo preso gol perché in quei momenti non eravamo equilibrati, non è colpa di un singolo, ma il concetto è più generale. Basti guardare ai top club europei come Manchester City e Bayern Monaco, ci accorgiamo che prendono tanti gol perché propongono un calcio offensivo. Comunque ripeto, ho veramente goduto dello spettacolo offerto dalla mia squadra“.