Bologna, Mihajlovic: “Ritiro non punitivo, serviva stare insieme”

Mihajlovic Bologna

(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il Bologna è pronto a tornare in campo, dopo la deludente prestazione interna contro la Roma. Domani, al Picco, i felsinei sono ospiti dello Spezia.

In conferenza stampa, Sinisa Mihajlovic ha presentato la gara: “Sono una squadra aggressiva e organizzati, è vero, ma anche noi lo siamo. Abbiamo perso quella partita e questa può essere l’occasione giusta per riscattarci. Andremo là per cercare di fare la partita e vincere“.

Sulla decisione di andare in ritiro. “Non è una punizione. Abbiamo deciso di farlo perchè volevamo stare tutti insieme e capire cosa non andasse. Abbiamo fatto finta di avere tanti positivi, come se fossimo dovuti andare tutti in ritiro obbligatorio per l’Asl. Domani vediamo come va la partita e se i ragazzi rispondono bene. Abbiamo 3 partite in sette giorni da giocare, poi ci sono le vacanze quindi un piccolo sacrificio prima potevamo farlo. Ma tanto con il Covid non è che cambia molto tra star in ritiro o a casa“.

Sul match contro la Roma. “Abbiamo sofferto un po’ a centro campo, non siamo riusciti ad andare a pressarli con i tempi giusti. In passato avevamo giocato con squadre anche più forti della Roma e abbiamo sempre giocato alla pari. Nella mia carriera non mi è mai successo di prendere cinque gol in un tempo, ma questo è un campionato strano. Anche il Borussia ha preso cinque gol dallo Stoccarda. Si può vincere e perdere contro tutti. La Roma ha fatto sicuramente una bella partita, però vedendo poi la gara a noi è stato annullato un gol, il rigore su Palacio c’era. Noi con il VAR e con gli arbitri non siamo fortunati, ma questo non è una giustificazione“.

Sul momento della squadra. “L’anno scorso abbiamo perso tre partite di fila. Questa volta abbiamo perso con due squadre più forti di noi, non abbiamo fatto la prestazione ma anche facendola forse non avremmo vinto. In passato abbiamo dimostrato di poter far meglio, ma questo è un momento particolare considerando anche i tanti infortunati. Questo non è il momento più difficile, lo è stato la partita con l’Inter quando sono arrivato. Lavorando, recuperando gli infortunati e chiedendo a tutti di dare qualcosa in più rispetto a quanto fatto fino ad oggi, possiamo uscirne. Se domani vinci è tutta un’altra storia“.

Poi un attacco ai critici. Io e tutta la società siamo persone che capiscono di calcio e non cogliamo le provocazioni dei giornalai. Cerchiamo di prendere più punti possibili in queste partite prima della sosta ma noi in società siamo tranquilli“.

Sul rapporto con la squadra. “Non ci possiamo vedere, non ci parliamo più, ci mandiamo a quel paese tutti i giorni (ride, ndr). L’empatia c’è sempre. Quello che abbiamo passato insieme e quello che loro hanno fatto per me in un momento di vita personale complicato non lo dimenticherò mai. Poi come ogni genitore fa con i propri figli ogni tanto mi devo arrabbiare. Io sono uno sincero e leale, vi assicuro che se ci dovessero essere problemi ve lo dirò“.

Sul presidente Saputo. “Con il presidente mi sento una volta ogni tanto. Io gli voglio molto bene e penso che sia reciproco. E’ difficile che chiami, ma non perchè è deluso o altro, semplicemente perchè lui è uno che delega, non mi chiamava nemmeno quando le cose andavano bene, ma non è un problema, Noi tutti sappiamo quanto Saputo voglia bene al Bologna e quanto noi ne vogliamo a lui. Ci sono amicizie di quelle in cui ci si chiama tutti i giorni, e quelle in cui non c’è bisogno di sentirsi tutti i giorni ma quando uno ha bisogno dell’altro si è sempre pronti a rispondere: questo è quello che c’è tra il Bologna e Saputo, come tra me e lui. Non potrò mai dimenticare il suo affetto nei momenti in cui non sono stato bene e quello che lui ha fatto per me“.