Brocchi, un’altra caduta ed un percorso che non decolla

Brocchi

(Photo Jonathan Moscrop/Sportimage)

Ha fatto male, malissimo. Per il Monza e, certamente, per i suoi tifosi. Le faraoniche prospettive del duo Berlusconi-Galliani si infrangono contro un Cittadella coriaceo che – grazie al roboante successo della gara d’andata – ‘neutralizza’ la sconfitta del ritorno rendendo il successo dei brianzoli una quasi impresa. Un duro colpo per quanto era stato investito e per le grandi aspettative che si erano create. Uno di quelli che ne esce ‘ancor più sconfitto’ è il tecnico Cristian Brocchi. Fortemente voluto dal presidente Berlusconi, dopo averlo già fatto esordire al Milan esonerando Sinisa Mihajlovic, il tecnico registra un altro fallimento nel suo percorso da allenatore. Adesso, si fa audace l’ipotesi dell’esonero.

L’inizio dell’avventura con il Milan

La carriera da calciatore di Brocchi era un concentrato di ardore, sacrificio, tenacia e grandi soddisfazioni talvolta anche da protagonista. Le varie esperienze in panchina, purtroppo, non seguono la stessa scia dei grandi ricordi sul campo. Il 13 aprile 2016 iniziò la sua carriera da allenatore prendendo le redini di un Milan, al tempo, nelle ultime fasi dell’era Berlusconiana. Fu incaricato di assumere la guida della Prima Squadra, dopo aver allenato per due stagioni la squadra Primavera.

Il Milan si trova a 6 partite dal termine della stagione e deve disputare la finale di Coppa Italia con la Juventus. Dei 7 impegni, Brocchi ne vince appena 2, entrambi in trasferta contro Bologna e Sampdoria con lo scarno risultato di 1-0. Poi arrivano due pareggi – di cui uno ‘pirotecnico’ per 3-3 in casa con il Frosinone – e tre sconfitte, finale di Coppa Italia compresa. A fine anno Montella prende il suo posto. Inesperienza, capita.

Le speranze e il finale amaro con il Brescia, poi il breve ‘stage’ cinese con Capello

Il 10 luglio 2016 viene indicato come nuovo allenatore del Brescia, in Serie B. L’inizio è di quelli davvero promettenti: nelle prime 9 partite incassa una sola sconfitta, inoltre strappa pesanti pareggi contro avversarie ben più accreditate come Verona e Frosinone. Sconfigge nettamente il Cittadella per 3-0 in trasferta, procurando la prima sconfitta a quella che – in quel momento – era la capolista del campionato. I risultati iniziano improvvisamente a latitare specialmente verso dicembre 2016. A inizio 2017 iniziano le contestazioni e le prestazioni continuano ad essere deludenti. La società prova a rinfrancarlo dandogli ancora fiducia ma senza effetto. A marzo 2017 viene esonerato lasciando il posto a Luigi Cagni.

Non si rimette subito in gioco come allenatore ma segue Fabio Capello nel progetto di Suning, proprietaria dell’Inter e dello Jiangsu. È proprio nel club cinese che Brocchi fa da secondo proprio a ‘Don Fabio’ tra giugno 2017 e marzo 2018. Può sembrare l’occasione per un’esperienza formativa importante, al fianco di uno dei più grandi allenatori della storia. Al termine dell’esperienza cinese, arriva la chiamata del presidente che lo volle fortemente alla guida del suo Milan e che, ora, lo vuole come allenatore del suo Monza per un affascinante progetto di risalita fino alla Serie A. “In 24 mesi” promette Adriano Galliani.

La nuova delusione di Monza e l’addio vicino per Brocchi

È storia nota. Cristian Brocchi porta il Monza in Serie B dopo un grande campionato nel Girone A di Serie C. Sembra il punto di svolta. Il Monza se la gioca fino alla fine arrivando ai play-off prima della debacle contro il Cittadella. 5 anni senza soddisfazioni per il Brocchi allenatore, dopo i tanti successi con gli scarpini. Il suo contratto scade al termine della stagione e, i rumors, danno già Iachini pronto a sostituirlo.