Cagliari-Juventus, Mazzarri: “Vogliamo mettere la Juve in difficoltà”

Cagliari Juventus

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri, ha parlato alla vigilia del match fra i sardi e la Juventus, in programma domani alle 20:45. Ecco le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.

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Cagliari Juventus: le parole di Mazzarri in conferenza stampa

Cosa salva della sfida di Udine e da cosa si riparte?
“A fine gara mi sono preoccupato di assumermi tutte le responsabilità e non si è parlato della partita. Il 5-1 ci ha bruciato tutta la settimana, abbiamo prestato il fianco a tutti i contropiede dell’Udinese: avremmo dovuto aspettare di più, abbiamo affrontato la gara troppo alla garibaldina un po’ come con la Lazio e abbiamo pagato. Archiviamo questa brutta partita, spero che domani ci siano tanti tifosi che ci diano una mano”.

Allegri ha detto che Cagliari-Juventus sarà una partita brutta: è d’accordo?
“Nel girone di ritorno abbiamo sempre fatto un bel calcio, io credo che i tifosi si sono divertiti in queste ultime partite. A me interessa solo quello che farà il Cagliari, vorrei rendere difficile la vita alla Juve”.

Dopo Juventus-Inter tante polemiche arbitrali, ha paura di qualche scherzetto sul fronte arbitrale?
“Penso e spero che domani gli arbitri facciano una grande prestazione. Il regolamento è uguale per tutti, loro non devono pensare ad altro. Sono sereno e fino a prova contraria non ho nessun problema, non voglio avere preconcetti in testa e pensare solo a non ripetere gli errori fatti contro l’Udinese”.

Come ha visto Rog e Walukiewicz a Udine? Sono già pronti per partire dall’inizio?
“Ho parlato qualche giorno fa con Marko e lui stesso mi ha detto che non si sente i 90 minuti, se parte titolare so già che devo preparare un cambio. Vale lo stesso anche per Walu, entrambi mi hanno dato una buona impressione a Udine ma vale lo stesso discorso di Marko. Vedremo domani come utilizzarli”.

A fine girone d’andata si sarebbe aspettato a questo punto di essere fuori dalle tre posizioni per la retrocessione?
“Vorrei ottimismo, sono soprattutto due le sconfitte che ci hanno bruciato. Nel girone di ritorno abbiamo fatto vedere un bel calcio, ora nelle sette partite che restano dobbiamo far vedere che siamo quelli delle prime otto giornate e non quelli delle quattro sconfitte. Non possiamo scegliere dove fare punti, quindi anche domani dovremo fare una super prestazione contro la Juventus”.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nell’ultimo mese ha pensato di dimettersi, in caso di mancata risposta da parte del suo gruppo?
“Per dimettersi un allenatore deve avere un gruppo che non lo segue. In questo mese ci potevamo aspettare una flessione, ma sicuro non mi dimetterò mai perché penso che fino all’ultima giornata potremo giocarcela indipendentemente dal risultato di domani. Questo ve lo posso garantire, ho sposato questa causa e sono il primo che si mette l’elmetto per la possibilità di salvarsi”.

La batosta di Udine può essere intesa come un campanello d’allarme?
“Io sto 24 ore al giorno a guardare tutto, chiaro che a Udine abbiamo fatto degli errori macroscopici ma bastava non andare allo sbaraglio in alcuni momenti per non esporci al contropiede dei friulani. Abbiamo fatto tanto video e credo che i ragazzi ora hanno capito. Chiaro che la verifica sul campo io la devo avere domani. Ma poi dopo la Juventus non credo avremo solo avversari forti, e dico che abbiamo già sorpreso l’Atalanta e altre squadre di livello superiore. In casa inoltre avremo il dodicesimo uomo in campo come i tifosi hanno sempre fatto. Speriamo nell’impresa anche con le big, anche in trasferta abbiamo sempre avuto tanto sostegno”.

Dopo la Juventus arriveranno tante sfide determinanti per la salvezza.
“Non faccio calcoli, pensiamo alla Juventus come se fosse l’ultima di campionato. Ci sono 21 punti ancora, se non facciamo errori clamorosi come nelle ultime partite possiamo giocarcela fino alla fine. A oggi sapete dove siamo in classifica”.

Come mai i tanti gol presi e le difficoltà in attacco?
“In certi momenti le cose non vanno. Se guardiamo al Napoli abbiamo creato tantissimo e non abbiamo segnato, con il Milan potevamo raccogliere di più. Io non sono preoccupato della fase attiva, dobbiamo essere attenti a non scoprirci per me. Ripeto, dobbiamo trovare equilibrio”.

Keita Baldé ha recuperato nelle gerarchie offensive dopo il buon ingresso in campo a Udine?
“Ha smosso un po’ dal suo ingresso, ma nelle loro ripartenze siamo stati sempre troppo avanti, a noi la palla non è entrata e loro hanno fatto i contropiede. Keita ha fatto bene, ma bisogna che quando entrano gli attaccanti diano una mano anche in fase difensiva. Non guardiamo solo alla fase in attacco, non dobbiamo perdere palla ed equilibrio in avanti, che è quello che mi interessa. Domani partirà chi mi sembrerà più adatto”.