Cessione Inter, altri passi avanti: spunta Investcorp

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(Photo by Isabella BONOTTO / AFP) (Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

La trattativa per la cessione dell’Inter prosegue e la risposta di Investcorp è sibillina. Sarebbe già in corso la due diligence sui conti della società, segno che la possibilità è molto concreta.

Le voci sulla cessione dell’Inter diventano sempre più concrete e insistenti. Dopo l’offerta di un fondo mediorientale – si parla di Mubadala, proveniente dagli Emirati Arabi Uniti – tramite l’advisor Raine Group, che si è detto convinto della buona riuscita della trattativa, spunta anche Investcorp. Il fondo del Bahrein, già interessato al Milan prima che Elliott scegliesse Red Bird, è il principale indiziato secondo quanto riportato da Tuttosport. La società nerazzurra smentisce, ma dagli ambienti finanziari emerge il nome di Investcorp come attore più accreditato.

Inter, due diligence di Investcorp: la trattativa può decollare

(Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Sempre secondo Tuttosport ci sarebbe stata anche una risposta direttamente da Investcorp, che “non conferma né smentisce” la trattativa con l’Inter. Ed è già un indizio. Anche perché si parla addirittura di una due diligence in corso da parte del fondo. Questa fase è molto delicata perché il compratore analizza a fondo i conti della società oggetto di acquisizione, in modo da valutare la convenienza ed eventuali rischi legati a situazioni debitorie. La fumata bianca sarebbe comunque ancora lontana visto che la due diligence non è prodromica alla chiusura dell’affare, ma di certo è un segnale che i discorsi sono in corso.

Sullo sfondo resta ancora Steven Zhang, convinto che Suning possa far fronte al prestito da 400 milioni di Oaktree che scade nel maggio 2024. La nuova super Champions League, il Mondiale per Club rivoluzionato e il progetto stadio spingono a pensare che la proprietà cinese possa chiedere un nuovo rifinanziamento per mantenere le redini dell’Inter. Ma in presenza della soddisfazione della richiesta – la società è valutata 1.2 miliardi di euro -, i discorsi cambierebbero.