Champions League, top match 2021: Manchester City-Chelsea 0-1

Manchester City Chelsea

(Photo by Michael Steele, Onefootball.com)

Il 29/05/2021 Chelsea e Manchester City si affrontano nell’ultimo atto della Champions League 2020/2021.

Blues e Citizens danno vita al terzo Derby inglese in una finale di Champions League, dopo quelli del 2008 e del 2019. Gli uomini di Guardiola vengono da una Premier League dominata e vorrebbero chiudere la stagione con il sigillo europeo.

La squadra di Tuchel invece (subentrato a stagione in corso al posto di Frank Lampard) ha faticato in campionato centrando solo nelle ultime giornate la qualificazione nei primi quattro posti.

In Europa le due squadre con modi e percorsi diversi hanno però entrambe brillato. Il City ha liquidato agli ottavi di finale il Borussia Monchengladbach, ai quarti di finale ha avuto la meglio sul Borussia Dortmund e in semifinale ha eliminato in uno scontro tra super potenze il PSG, con una doppia vittoria sia a Parigi che a Manchester.

I Citizens non sono cambiati rispetto alla loro identità. Guardiolismo puro con il possesso palla come principale arma d’attacco, velocità, triangolazioni e una straordinaria qualità degli interpreti offensivi e con un Kevin De Bruyne leader tecnico della squadra.

Più sorprendente per certi versi il percorso del Chelsea. I Blues venivano da un’estate di spese importanti con gli acquisti di Kai Havertz, Timo Werner, Ben Chilwell e l’arrivo a parametro 0 di Thiago Silva. Una squadra dalle individualità importanti che però nella prima parte di stagione si era annacquata nelle difficoltà incontrate da Lampard.

L’arrivo di Thomas Tuchel, “cacciato” dal PSG è servito per fare probabilmente un’unica cosa, ma che alla fine si rivelerà decisiva non solo per il raggiungimento della finale di Champions, ma anche per la vittoria della stessa.

Il preparatissimo tecnico tedesco porta raziocinio all’interno del modello Blues. Riplasma la squadra con un 3-4-2-1 e in Europa diventa un mix di ordine ed efficacia. Ottavi e quarti di finale in scioltezza eliminando Atletico Madrid e Porto e in semifinale prova di forza e sagacia contro il Real Madrid. Gli inglesi ottengono un prezioso 1-1 in Spagna e poi un 2-0 a Stamford Bridge che vale la finale.

Ebbene la finale andata in scena al Dragao di Porto è soprattutto uno scontro di filosofie, ma anche la vittoria della calma contro il panico e l’incertezza. La finale 2021 di Champions non verrà forse ricordata come la più spettacolare e divertente (partita molto tesa e con poche occasioni) e che verrà decisa al minuto 42 del primo tempo, grazie a Kai Havertz che sfrutta un’imbucata di Mount che lo manda in porta per lo 0-1 che consegnerà la seconda Champions League al Chelsea.

Ma per gli amanti del calcio come lotta di strategie, la partita è da ricordare. Il Chelsea è una macchina perfetta e che sfoggerà un match dall’organizzazione tattica quasi maniacale. La difesa a tre Rudiger, Thiago Silva (costretto a lasciare nel primo tempo per infortunio a Christensen) e Azpilicueta annulla nei fatti il potenziale offensivo del Manchester City.

La mediana KantéJorginho è il compendio tra regia e copertura a tutto campo, con i due esterni Chilwell e James fare da pendolo. E il trio mai anarchico ma perfettamente meccanizzato Mount-Havertz-Werner a non dare punti di riferimento.

Di contro Guardiola, genio del calcio moderno sbatte non contro Tuchel ma contro il suo essere troppo visionario. Il City è impacciato e confusionario, non concreto nelle sue trame di gioco. L’idea di Pep di schierare un attacco Mahrez. De Bruyne, Sterling fa i conti con la realtà che una finale di Champions senza una vera punta non te la puoi giocare ad armi pari.

Il Chelsea si prende la Champions giocando una finale dall’applicazione tattica quasi maniacale, annullando chi un piano e un’idea non è riuscito a presentarli e dove la somma delle qualità individuali non poteva sopperire.