Chelsea, con Mendy i Blues hanno trovato un muro

Mendy

(Photo by Ben Stansall - Pool/Getty Images)

Edouard Mendy pare, in questo inizio di stagione, l’uomo del destino per i tifosi del Chelsea. Fra i vari Ziyech, Havertz, Werner e Chilwell (oltre 200 milioni di spesa per l’arrivo di questi a Stamford Bridge), il ventottenne senegalese sta scalando gerarchie e meritando dai tifosi il titolo di acquisto più significativo della stagione.

E pensare che non doveva nemmeno arrivare. Doveva essere la stagione del riscatto per Kepa a Londra. Per Mendy c’era invece la porta del Rennes, pronta da difendere in Ligue 1 e in Champions.

In Champions, coi francesi, alla fine c’è sceso e ha fatto muro, ma con la maglia dei Blues, contro i suoi ex compagni. Gli stessi che a fine partita non gli hanno negato abbracci e calorosi saluti.

Perché Edouard sembra proprio uno che sappia farsi voler bene, e basta chiedere a qualche tifoso del Chelsea per rendersene conto. Un solo gol subito nelle prime sette partite sono numeri che a Stamford Bridge non si vedevano dal 2010, quando fra i pali c’era ancora Petr Cech. Lo stesso che ha fatto in tempo a ritirarsi dal calcio giocato, provare a darsi all’hockey, tornare alla corte dell’amico Lampard come consulente e aiuto per i portieri, e ritrovarsi nelle liste ufficiali della squadra per la stagione.

Una scelta dettata dallo sconforto in cui stava mandando tutto l’ambiente Blues la condizione di Kepa, oramai l’ombra di sé stesso. Nelle prime tre presenze stagionali in Premier il basco ha incassato sei reti. La riserva, Willy Caballero, se ne è presi tre nell’unico gettone in campionato.

Poi è arrivato Mendy. Ancora inviolato in Premier, così come in Champions. I sei clean sheet del senegalese in sette partite sono dato pregiatissimo fra i principali campionati europei. Solo Guilherme della Lokomotiv ne ha un in più, ma in 16 presenze.

E con una difesa che sta trovando nuovi meccanismi attorno al pilastro Thiago Silva (perché le reti inviolate nel calcio non le raggiunge da solo un portiere), ci sono buoni motivi per pensare che ora possa veramente avere inizio la stagione del nuovo Chelsea.