Ci proviamo insieme? Dalla Serie A arriva la chiamata per Stefano Okaka: mossa disperata per la salvezza
Dopo tanto girovagare, Stefano Okaka potrebbe tornare per la terza volta in Italia. Per restare. Si tratta.
La prima volta che lasciò l’Italia, lo fece per tentare fortuna in Inghilterra, al Craven Cottage con il Fulham. Era il 2010, ma quell’esperienza fu tanto intensa quanto breve. Lo riportò nel Belpaese il Bari, prima del ritorno alla Roma e i vari prestiti con Parma, Spezia e Sampdoria.
La seconda volta che Stefano Okaka lasciò l’Italia, cominciò un lungo giro per l’Europa. L’Anderlecht lo prese per poco più di tre milioni di euro dalla Samp. Sedici gol complessivi in 33 presenze non si valsero la conferma.
Venne ceduto dal Watford, allenato da Walter Mazzarri. Un brutto infortunio influì sulla sua prima stagione ma cinque gol in due anni e mezzo la dicono lunga sulla sua esperienza in Inghilterra. Nel 2019 torna in Italia, in prestito all’Udinese.
Una parentesi in Friuli. Nel 2021 venne ceduto a titolo definitivo all’İstanbul Başakşehir, con cui siglò un biennale. Un po’ meglio in Turchia, almeno a livello di score, diciannove tra campionato e coppe europee, fino alla scorsa estate, quando rescisse il contratto.
Un acquisto a parametro zero
Ora Stefano Okaka è sul mercato, l’occasione, a 34 anni, per provare a rimettersi in gioco. In Italia. Magari nel rivoluzionato Hellas Verona. Si perché il club gialloblu ha praticamente fatto tabu rasa rispetto alla squadra che ha iniziato il campionato.
Chissà quanto hanno influito le vicende societarie del patron Setti, chissà quanta voglia di dare una sterzata per la salvezza. Chissà. Sono state addirittura dieci le cessioni: Hien, Terracciano, Kallon, Faraoni, Hongla, Doig, Braaf, Djuric e Gunter. Dulcis in fundo, il talentuoso Ngonge.
Servono rinforzi
Solo cinque gli arrivi, nonostante l’Hellas Verona stia giocando bene e raggranellando punti qua e là. Ma Noslin, Tavsan, Belahyane, Dani Silva e Vinagre non bastano per competere per la permanenza in categoria.
Da qui l’idea low cost, quella di Okaka. Sarebbe un acquisto a parametro zero. E si potrebbe puntare sulla voglia di riscatto di un giocatore che ha nelle corde gol e giocate vincenti. Ha fatto parte dell’Under 21 di Casiraghi, fu portato nella Nazionale maggiore da Antonio Conte, togliendosi lo sfizio anche di segnare in Azzurro. Perfino sotto l’egida Roberto Mancini, l’attaccante di Castiglione del Lago si è rivista con la maglia dell’Italia, in occasione della Nations League. Ora l’ultima possibilità, una sorta di last dance.