Coppa d’Africa, il presidente CAF: “Il 9 si inizia. Non ci sarà alcun rinvio”

Coppa Africa

(Photo by Jamie McDonald/Getty Images)

La questione della Coppa d’Africa sembra esser diventata un thriller con continue indiscrezioni e smentite, contrapposte tra loro. Dopo le nuove ipotesi, diffusesi in questi giorni, circa la possibilità di un rinvio a settembre 2022, arriva un nuovo dietrofront ed è il presidente CAF Patrice Motsepea sbaragliare dal campo gli scenari di posticipazione dell’evento. Ecco le sue parole, al termine dell’incontro con il capo di stato camerunese Paul Biya: “Io arriverò in Camerun il 7 gennaio per vedere giocare a calcio. E sarò alla stadio Olembé il 9 con la mia famiglia per assistere a Camerun-Burkina Faso. E ci sarò anche il 6 febbraio per consegnare la coppa, che il mio amico Samuel Eto’o è convinto andrà a una certa nazionale.Ma anche il presidente della federazione senegalese lo è, per un’altra squadra però.


Motsepea ha aggiunto, sulla necessità di cooperazione per la Coppa d’Africa: “Dobbiamo lavorare tutti insieme, con l’Europa, la Cina, l’America, amiamo tutti il calcio. Ma abbiamo un dovere di sviluppare il nostro continente e sono convinto che il calcio africano sia tra i migliori del mondo. Vogliamo che i nostri giocatori africani giochino in Europa, abbiano successo lì e giochino in tutto il mondo. Ma vogliamo anche costruire il calcio africano perché diventi un centro di eccellenza mondiale. Quindi ci impegneremo con tutti i club. Inoltre, siamo guidati dalle regole Fifa che impediscono ai club di trattenere un giocatore convocato per la squadra nazionale per una competizione ufficiale. Questo è molto importante perché non possiamo sempre permettere che l’Africa sia l’ultima.

Ho avuto un incontro molto fruttuoso con il Presidente del Camerun – ha poi chiuso Motsepe -. La cosa più importante è il suo impegno. Durante l’incontro di ieri, ero un po’ più preoccupato Ieri abbiamo parlato di infrastrutture. È stato fatto un ottimo lavoro per garantire che una manifestazione che renderà orgoglioso il popolo camerunese, così come quello di tutta l’Africa. L’obiettivo di oggi era quello di concentrarsi maggiormente su Omicron, perché Omicron è una grande sfida globale”.