Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr, un altro capitolo di un calcio nuovo

Cristiano Ronaldo Al-Nassr

(Photo by FAYEZ NURELDINE, Onefootball.com)

Nella tarda serata del 30 dicembre è arrivata l’ufficialità. Dal 1 gennaio 2023 Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore dell’Al-Nassr. Dopo settimane di voci non confermate, il campione portoghese ha scelto la sua prossima sfida, approdando nel campionato saudita.

CR7 approda in Arabia Saudita. Come bisogna reagire a questo trasferimento?

Cristiano Ronaldo Al-Nassr
(Photo by Fayez Nureldine, Onefootball.com)

Ovviamente la notizia più grossa attorno al trasferimento di CR7 è il suo ingaggio. Cristiano Ronaldo ha firmato un contratto per due anni e mezzo, fino al giugno 2025 alla fantascientifica cifra di 200 milioni di euro a stagione.

Un ingaggio quasi cinematografico che rende l’ex Manchester United il calciatore più pagato al mondo e uno degli sportivi più remunerati di sempre.

Dal punto di vista dell’Al-Nassr si tratta di un colpo dalla portata imponente. Portare nella Saudi League uno dei più iconici campioni degli ultimi 15 anni di pallone è un gesto che segna un prima e un dopo nella cronistoria del calcio in Arabia Saudita.

Come riferito dall’account Twitter inglese del club: “Questo non è solo un trasferimento che spinge il nostro club a raggiungere i più grandi successi, ma che ispira il nostro campionato, il nostro paese e le nostre future generazioni. Ragazzi e ragazze che vorranno essere il meglio di loro stessi”.

Quasi una dichiarazione d’intenti e in effetti l’Al Nassr non ha solo comprato le prestazioni sportive di un giocatore, ma si è aggiudicato un simbolo, un leader carismatico del campo verde con 5 Palloni d’Oro, 5 Champions League, un “uomo” da 819 in carriera e una vera e propria macchina da soldi e da merchandising e che con grande probabilità tornerà utile anche a livello politico (Qualcuno ha detto Mondiali 2030?). Il marchio CR7 appunto.

Passiamo ora alle questioni che molti pensano. 200 milioni di euro a stagione! Una cifra fuori controllo (anche fuori dal pianeta Terra), il mondo del calcio è impazzito. Cerchiamo di essere meglio di così, almeno meglio dell’ipocrisia di chi blaterava di Salary Cap da applicare a questo sport, come se seguisse le stesse dinamiche dell’NBA.

I club di calcio sono aziende private e finché non si offende il legale ma solo la moralità di qualcuno, possono fare quello che vogliono tra ingaggi e accordi commerciali e dare mezzo miliardo di euro a una sola persona.

Quando fai entrare al tavolo da gioco chi può giocare veramente, e sta alle regole (quali? Boh, ma quali anche impediscono di fare questo? Nessuna) non ha senso fare i paladini di non si sa che cosa.

Se il Presidente dell’Al-Nassr Musalli Al Muammar ha potuto, è giusto che lo ha fatto. Come quando Al-Khelaifi ha potuto spendere 217 milioni di euro per Neymar o dare 50 milioni di rinnovo a Mbappé (ora sono briciole Kylian…).

Si potrebbe evitare anche di fare gli appassionati di calcio, magari meno contabili e più romantici. “Come è possibile che Cristiano Ronaldo ha fatto questa fine?”, “é andato già in pensione?” e altre frasi copia-incolla che sicuramente si leggeranno.

Ovviamente non ci crede nessuno che Cristiano sia all’Al-Nassr come progetto tecnico e quell’offerta d’ingaggio è abbastanza per spazzare qualunque remora. Ma comunque lui è anche sufficiente e grandissimo a sé stesso e bisogna credere, che davvero qualcosa potrà pure rivoluzionare in un calcio ora minore. Un eroe grande ed ingombrante (strapagato ok) che scende ad elevare un movimento che vuole crescere.

E davvero non si capisce perché essere tristi. Ma nessun top club lo voleva?. Beh in tutta onestà no, e sopratutto non a questi costi. Ognuno poi è libero di fare la propria battaglia ideologica, ma davvero non scandalizziamoci, non ancora perché non c’è ne è bisogno.

Proviamo a viverla come un altro capitolo di una realtà calcistica talmente veloce e in evoluzione che si fa fatica a starci dietro e a capirla. A due settimane da uno degli eventi più romantici come il trionfo del rivale Messi al Mondiale, CR7 va a giocare in Arabia Saudita. E una carriera di FIFA? No è tutto vero.