Dal calcio alla politica: i principali protagonisti

George Weah:

L’ex attaccante rossonero ha intrapreso un lungo cammino all’interno del proprio paese impegnandosi  per cercare di migliorare le condizioni sociali degli abitanti della sua Liberia.

Nel 2005, dopo aver presentato la sua candidatura alle elezioni presidenziali, passa il primo turno con il 28.6% dei consensi, salvo poi perdere al ballottaggio contro l’economista Ellen Johnson Sirleaf.

Dopo essersi trasferito negli USA e aver conseguito una laurea in business administration, torna il Liberia.

Dopo svariati tentativi, nel 2016, riesce a coronare il suo sogno e alle elezioni del 2017 riesce ad avere la meglio sul suo avversario e ad essere eletto con il 61% dei consensi.

A oggi Weah ricopre ancora la carica di presidente della Liberia e sebbene ci sia qualche problema con alcuni organi di stampa, continua a cercare di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini anche attraverso iniziative sportive con i pesi confinanti.

Julio Ricardo Cruz:

El Jardinero Cruz, attaccante tra le altre di Bologna e Inter, nel 2015 è tornato in Argentina dopo 21 anni di rincorse dietro a un pallone in giro per l’Europa.

Anziché curare la sua fazenda, decide di lanciarsi nell’esperienza politica e di candidarsi come sindaco di Lomas de Zamora, cittadina in provincia di Buenos Aires.

Purtroppo le cose non sono andate molto bene e il risultato delle elezioni purtroppo non l’ha visto trionfare, con suo grande rammarico.

Hakan Sukur:

Il turco, anche lui ex Inter, era stato eletto al Parlamento col partito di Erdogan nel 2015 salvo però essere accusato dal presidente stesso dopo il tentativo di golpe del 2016.

Kakhaber Kaladze:

Dopo aver giocato per tanti anni al Milan, il georgiano dapprima era stato nominato come ministro dell’energia, poi eletto come secondo vice premier nel 2013.

Nel 2017 come candidato alla poltrona di sindaco della capitale Tblisi venendo eletto con il 51% dei voti.

Romario:

Il grande attaccante brasiliano ha inziato al sua carriera politica ottenendo una poltrona in Senato al suo primo tentativo.

Le sue proposte, però, non sono sembrate geniali come le sue giocate in campo. Avrebbe voluto, infatti, eliminare la musica funk dal paese perchè a suo dire avrebbe esaltato il crimine.

McDonald Mariga:

L’ex giocatore di Parma e Inter intraprende una carriera politica quasi improvvisata subito dopo il suo ritiro dal calcio. In Kenya si presenta per le elezioni parlamentari del suo paese partendo anche con un largo consenso.

Il risultato, però, non è positivo: viene sconfitto infatti dla suo principale avversario con uno scarto di oltre 10.000 voti.