De Laurentiis: “Lo Scudetto un premio, Zhang un cane bastonato”

De Laurentiis Zhang

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Giornata di dichiarazioni a ruola libera per Aurelio De Laurentiis che ha spaziato tra il discorso Scudetto, la Serie A fino alle espressioni facciali di Steven Zhang. Il vulcanico presidente del Napoli non si è trattenuto e ha messo in chiaro i suoi pensieri anche sul sistema dei procuratori, sulla FIFA e sull’UEFA.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Le parole di De Laurentiis: dal sistema calcio a Zhang

“Avete visto su Netflix cosa ha combinato la Fifa, ha rubato miliardi di miliardi. La Fifa e la Uefa stanno a Ginevra e Zurigo, nessuno li controlla. Io che sono molto rigido vengo contestato, io che sono per la legalità totale mi si dice che non sono tifoso. Sono per l’organizzazione che funzioni, se vi faccio vedere quanti sono stati arrestati nell’ultima partita per spaccio di droga, i signori della Lazio sono arrestati in tre. Ma come, io non faccio entrare botti, fumogeni e petardi ai nostri e quelli sì?”

Quando non mi capivano, a Napoli, nel mondo del calcio, è perché ero molto concentrato a dare un’impostazione industriale da vera società per azioni. Tutti i miei colleghi venivano da una concezione del calcio vecchia, superata, obsoleta. La legge Melandri ci ha rotto i cogl… da vent’anni, come si fa a dire che dobbiamo curare i bilanci delle società che sono in perdita? Per farlo bisogna fare tabula rasa. È grave che lo Stato sia assente. Dicono: siete miliardari, vi riempite di debiti, strapagate i calciatori. Il problema sono gli agenti. Mino Raiola, simpaticissimo pace all’anima sua, prendeva 25-40 milioni di commissione sulle spalle di un club. Qui si creano le sperequazioni, i casini, i fallimenti.”

“Lo Scudetto è il premio, il coronamento di 18 anni di lavoro. Ho creduto molto nell’ECA, dove mi hanno dato il compito di interessarmi del marketing. E per me che vengo dal mondo del cinema era molto semplice. Nel calcio ci sono tutte le combinazioni possibili per essere appagato da un lavoro straordinario, diverso e che si rappresenta nell’arco di una stagione attraverso tantissimi incontri. Noi tra campionato, Champions League, Coppa Italia e amichevoli giocheremo più di 50 partite. Sono 50 giornate vissute in maniera totale, è un’esperienza forte. È come se uno facesse 50 volte l’amore con la donna più bella del mondo. Potrebbero esserci 2 o 3 milioni di partecipanti per la festa Scudetto, tanta roba. Sono passati 33 anni dall’ultimo Scudetto, pensa quanti napoletani sono nati. Questi napoletani che sono nati dopo non hanno vissuto l’eccitazione degli Scudetti vinti. Dopo essere sprofondati nel fallimento ed essere rinati e aver visto la crescita constante del club in questi 18 anni, il coronamento dello Scudetto potrebbe far impazzire la città.”

“Ho chiesto alla Figc attraverso quali modalità un club possa gestire esso stesso la Procura di in calciatore. Non è possibile che i procuratori prendano milioni per ogni singolo trasferimento. Io sono tifoso di Napoli città e lotto per equiparare il Sud al Nord. Il campionato di calcio va democraticamente aperto a tutti, ma con dei limiti. Se il campionato comprende squadre senza capacità economica, sarà infatti un campionato forzato, sballato e compromesso.”

“Quando sento parlare di fondi, resto perplesso. Zhang ogni tanto lo vedo apparire sugli spalti e interessarsi e mi dispiace che quando è presente spesso l’Inter perde, la sua faccia sembra da cane bastonato… Scherzi a parte, il fondo è la morte del calcio perchè punta a massimizzare il ritorno degli investimenti nell’arco dei successivi 5 anni ma il calcio è programmazione, è un’industria atipica, un po’ come il cinema. Per questo mi sono trovato bene.”