Demetrio Albertini si rivede nelle movenze di Sandro Tonali

Albertini

Demetrio Albertini, in un’intervista pubblicata ieri da La Gazzetta dello Sport, ha trattato diversi temi, in particolare quelli afferenti al mondo Milan. Albertini ha voluto evidenziare l’italianità dei rossoneri (Donnarumma, Romagnoli, adesso Tonali), reputando fondamentale avere un blocco nazionale in una rosa.

Di Sandro Tonali, l’ex metronomo del Milan ha detto: “Ha tutte le qualità del campione, ma bisogna lasciarlo tranquillo. Deve poter crescere, anche sbagliando”. E ai ripetuti paragoni di Tonali con calciatori del passato risponde: “Premessa: odio i paragoni. Alla mia prima da titolare a San Siro mi dissero: “Somigli a Rivera”. Avete presente cosa vuole dire convivere con paralleli di questo tipo? In tanti associano Tonali ad Andrea Pirlo, ma Andrea è inarrivabile, è uno dei primi cinque centrocampisti della storia del calcio italiano. Facciamo così, sgraviamo Sandro da questo peso: a me ricorda Albertini”.

In effetti, il presidente del settore tecnico della Figc ha aggiunto: “In certe movenze mi assomiglia. Anche nella postura: ho avuto un déjà vu dopo aver visto alcune foto. Sa difendere e impostare: è un centrocampista moderno, come lo ero stato io negli anni Novanta. Un po’ la mia evoluzione.

Infine, secondo Albertini al Milan servirebbe un esterno destro di alto livello. E vedrebbe di buon occhio, al fianco di Ibrahimovic, Federico Chiesa, un innesto che rafforzerebbe proprio quel concetto di italianità.